Conferenza stampa Carapelli per i 30 anni dello stabilimento di Tavarnelle. Relatori e pubblico.

Carapelli Firenze celebra i 30 anni dello stabilimento di Tavarnelle

L’impianto, il primo in Italia con certificazione “zero rifiuti”, ha una capacità produttiva di oltre 100 milioni di litri e rappresenta un valore sociale per la comunità: 132 dipendenti diretti, 82% dell’area Firenze-Siena
Conferenza stampa Carapelli per i 30 anni dello stabilimento di Tavarnelle. Relatori e pubblico.

Carapelli Firenze ha festeggiato ieri i trent’anni di attività dello stabilimento di Carapelli Firenze a Barberino Tavarnelle. L’azienda, fondata nel 1893 e da sempre sul territorio toscano, è stata la prima azienda a portare l’olio extravergine confezionato sullo scaffale. E lo stabilimento di Tavarnelle è la testimonianza del percorso di sviluppo attraverso una innovazione che rispetta la tradizione e interpreta l’evoluzione del consumatore.

“Essere qui oggi a celebrare i 30 anni di questa dimora dell’arte olearia è, oltre che un orgoglio, una responsabilità verso il futuro: della comunità, della categoria olio, del marchio e del consumatore. Per questo, grande parte del nostro impegno è rivolta alla ricerca e innovazione e alla valorizzazione della filiera italiana”, ha affermato Bruno Seabra, General manager Carapelli Firenze, nell’aprire i lavori della giornata.

UN ORGOGLIO E UNA RESPONSABILITÀ

Completamente digitalizzato e con moderne tecnologie di gestione e conservazione dell’olio, l’impianto ha una capacità produttiva di oltre 100 milioni di litri l’anno e otto linee di confezionamento; serve sia il mercato italiano (40%) sia l’export (60%) con destinazione Europa, Usa, Canada e altri mercati emergenti.

UN’ALLEANZA VINCENTE

Momento centrale dell’evento è stata la tavola rotonda dal titolo evocativo “Territorio e impresa: l’alleanza vincente” a cui hanno contribuito rappresentanti dell’azienda, delle istituzioni, della filiera e degli organismi di certificazione. Il dibattito si è aperto con un focus sugli aspetti occupazionali e sull’importanza delle professionalità del settore e dello sviluppo dei talenti, area in cui l’azienda ha investito molto per la propria crescita e per un positivo impatto sociale. La discussione si è poi concentrata sul valore degli accordi di filiera, di cui Carapelli Firenze è stata precursore, per trasformare il settore e favorirne una evoluzione sostenibile, in piena coerenza con gli obiettivi del Piano Olivicolo Nazionale.

Si sono alternati gli interventi dei Presidenti di Confagricoltura Toscana, Carlo Bartolini Baldelli, e di CIA Toscana Centro, Sandro Orlandini. A conferma della strategia di sostenibilità aziendale, Daniele Lucchetti di Bureau Veritas ha ricordato che lo stabilimento di Carapelli ha visto confermata per il terzo anno consecutivo la certificazione “zero rifiuti”. L’evento si è concluso con i ringraziamenti di Cristóbal Valdés, Ceo gruppo Deoleo, che ha confermato il ruolo di Carapelli Firenze nel piano strategico di sviluppo del gruppo in Italia e nel mondo.

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