“Un caffè servito in Italia è buono, ma soprattutto vale doppio. Perché non è solo un caffè, è un rituale tutto italiano, uno dei simboli della nostra cultura che esportiamo in tutto il mondo. Per questo siamo così orgogliosi di essere il caffè ufficiale di Milano-Cortina 2026”. Carolina Vergnano, Amministratore delegato di Caffè Vergnano e quarta generazione in azienda insieme a suo fratello Enrico e al cugino Pietro, racconta le iniziative dedicate ai Giochi Olimpici e Paraolimpici, a 50 giorni dall’inizio.
Concept bar sostenibili
“Abbiamo pensato a coffee corner dalla personalità unica, realizzati recuperando e riqualificando 6 cabinovie dismesse da impianti sciistici. Nuovi concept bar, progettati dal nostro Dipartimento di Design, dove il caffè Vergnano accoglierà il pubblico nelle destinazioni olimpiche. Un progetto che vuole dare nuova vita a queste strutture abbandonate in uno spirito di sostenibilità e di rispetto per l’ambiente, valori che da sempre ci appartengono. La partnership con Milano Cortina, resa possibile grazie all’accordo di distribuzione con Coca-Cola HBC e al supporto di Coca-Cola, partner ufficiale dei Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali, ci darà visibilità in tutto il mondo. Non solo alla nostra azienda, ma proprio al caffè come espressione dell’eccellenza italiana”.
La prima cabinovia-coffee corner è stata svelata a Torino il 16 dicembre scorso, presso il Lumen in Corso Moncalieri con vista su Piazza Gran Madre. Da qui la cabinovia proseguirà il suo viaggio, insieme alle altre, verso le destinazioni olimpiche dove tutte saranno operative a partire da gennaio. L’iniziativa è accompagnata dal lancio in limited edition di tazzine e pack della tradizionale miscela 100% arabica, ridisegnati con una grafica elegante in tonalità carta da zucchero, che richiama la magia della neve.
Un milione di tazzine di caffè
“L’obiettivo principale di questa collaborazione è portare il nostro caffè in un ambiente internazionale, dato che nei Giochi Olimpici sono convolti più di 90 Paesi. Prevediamo di servire un minimo di un milione di tazzine; senza rinunciare alla qualità, perché all’interno delle cabine il caffè viene preparato a regola d’arte, con la nostra miscela di punta, macchine da espresso professionali e baristi esperti – ha spiegato Federico Rinaldi, Responsabile del Progetto Olimpiadi all’interno dell’azienda –. Le cabine sono realizzate in un’ottica di recupero, ma anche di inclusività, pensando alle Paraolimpiadi, perché possono essere utilizzate dagli atleti paraolimpici e da spettatori con eventuali disabilità”.
Nel 2026 il lancio delle monorigine
Un passo importante per l’antica torrefazione; fondata nel 1882, il fatturato nel 2024 è stato di oltre 124 milioni di euro. “Vogliamo mantenere i nostri volumi, malgrado il generale rincaro delle materie prime; contiamo su una gamma di prodotti molto ampia con circa 90 referenze in Italia, grazie alle quali siamo in grado di andare incontro a qualunque esigenza – ha chiarito Carolina Vergnano –. L’ambizione è che nei prossimi 5 anni, anche grazie alla partnership con le Olimpiadi, il mercato estero arrivi a rappresentare il 50% del fatturato. E per il 2026 puntiamo anche su un altro progetto: le monorigini Vergnano. Permetteranno di assaporare le caratteristiche uniche di caffè che provengono da aree specifiche con particolari terroir (terreno, clima, lavorazione), offrendo un’esperienza gustativa distintiva rispetto alle miscele”.