Sammontana, Tre Marie in lotta per il trasloco della croissanterie da Milano

Sammontana, Tre Marie in lotta per il trasloco della croissanterie da Milano

Sammontana, Tre Marie in lotta per il trasloco della croissanterie da Milano

Con una marcia in pullman da Milano a Empoli (Fi), proseguono le proteste dei dipendenti di Tre Marie dopo che il 7 giugno il gruppo Sammontana, controllato dalla famiglia Bagnoli e proprietario del brand, ha comunicato la decisione di voler cessare la lavorazione dei croissant nello storico stabilimento milanese per spostarla in un impianto a Verona. E ci potrebbero essere dei contraccolpi anche per la produzione di panettoni e colombe (tutti confezionati a Milano). Con la chiusura dello stabilimento milanese, sono a rischio 239 posti di lavoro. Di qui l’avvio della mobilitazione dei dipendenti del capoluogo lombardo: l’assemblea dei dipendenti ha proclamato un pacchetto di 24 ore di sciopero, a partire da giovedì 13 giugno. E oggi tre pullman hanno portato 120 lavoratori milanesi, partiti alle 5.30, di fronte allo stabilimento di Sammontana di via Tosco Romagnola a Empoli, per protestare contro l’annunciato spostamento del reparto croissanterie a Verona. Erano presenti anche i delegati dei sindacati del settore alimentare di Cgil, Cisl e Uil: alcuni dei quali sono stati ricevuti in azienda. I lavoratori della Sammontana di Empoli hanno indetto un’ora di sciopero in segno di solidarietà.
I dipendenti de Le Tre Marie si sono presentati con striscioni e canti, ma non si sono verificati momenti di scontri e tensione con gli agenti del reparto mobile, i carabinieri e la polizia municipale per la viabilità. In una nota congiunta, i sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil ricordano che “nel 2010, quando Sammontana ha acquistato da Barilla le attività produttive e i marchi Tre Marie e Sanson, la famiglia Bagnoli ha dichiarato il suo impegno a realizzare forti investimenti per sviluppare le attività produttive e marchi leader di mercato simboli di Milano nel mondo. Nel 2011 tuttavia il gruppo di gelati ha deciso la chiusura dello stabilimento Mongelo di Cornaredo-Mi e nel 2012 ha trasferito parte delle attività amministrative dalla sede di Milano a quella di Empoli”. Fino ”al disimpegno totale” dal capoluogo lombardo.

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