
Più che semplici chioschi, sembrano la versione moderna dei furgoni che giravano una volta nei paesi vendendo generi alimentari. Una curiosa somiglianza che non è sfuggita neanche all’amministratore delegato di The Co-operative Food, quando ha presentato alla stampa il progetto dei mini punti vendita itineranti, appena lanciata dall’insegna britannica. Si tratta di strutture mobili da poco più di otto metri quadrati, che verranno posizionati accanto ai supermercati della catena interessati dagli interventi di ristrutturazione, durante il periodo di chiusura forzata per i lavori. Dunque, considerato che il retailer ha in programma quest’anno di procedere al restyling di ben 340 negozi, per adattarli al suo formato di seconda generazione, è previsto l’impiego di almeno altrettanti chioschi. I mini store proporranno circa centoventi prodotti alimentari, scelti tra quelli più popolari e ricercati dagli shopper, in modo da garantire comunque alla clientela una certa continuità del servizio, durante i circa quindici giorni ipotizzati per il completamento delle operazioni. “Stiamo migliorando l’esperienza d’acquisto dei nostri clienti e soci in centinaia di luoghi, ma non intendiamo sospendere completamente le attività dei punti vendita – ha spiegato Steve Murrells, ceo of retail di The Co-operative Food -. Quest’idea, quindi, potrà evitare alle comunità di riferimento di restare senza il proprio emporio commerciale, potendo così contare su una misura sostitutiva per qualche giorno. Ma, se l’esperimento dovesse ottenere subito un buon riscontro, pensiamo di riproporlo in occasione di eventi e manifestazioni , anche su larga scala. Siamo di fronte, del resto, a un possibile nuovo formato da adottare in futuro in maniera stabile”.