La Doria rileva Delfino e Althea e rafforza la leadership europea

Siglato l’accordo per l’acquisizione del 100% del capitale sociale della holding di controllo Pafial per un corrispettivo di 65,2 milioni di euro. E il titolo vola in Borsa
La Doria rileva Delfino e Althea e rafforza la leadership europea

Per il compimento dei suoi primi 60 anni, La Doria ha deciso di farsi un regalo davvero ‘speciale’. Il leader nella produzione di derivati del pomodoro, legumi conservati e succhi di frutta a marchio della grande distribuzione, ha siglato l’accordo per l’acquisizione del 100% del capitale sociale del Gruppo Pafial, holding di controllo delle società Delfino e Althea, per un corrispettivo di 65,2 milioni di euro, che le consentirà di rafforzare il suo posizionamento nel mercato mondiale della private label.

La società sarà acquistata sostanzialmente priva di debito (al 30.06.2014 la posizione finanziaria è stata pari a -1.9 milioni di euro) e finanziata per un importo pari al 40% circa dell’esborso complessivo, attingendo dalla liquidità aziendale, mentre per il restante ammontare potrà contare su un finanziamento bancario concesso da Intesa Sanpaolo.

Il Gruppo La Doria punta in questo modo consolidare la sua leadership nel mercato europeo delle private label e offrire alla gdo nazionale e internazionale un portafoglio completo di prodotti ad alto contenuto di servizio, incrementando in questo modo la marginalità aziendale. Uno dei tanti mercati obiettivo in cui La Doria punta a espandersi con la produzione di private label è quello degli Stati Uniti, dove i prodotti autentici italiani possono esprimere ancora un ottimo potenziale.

Il Gruppo Pafial – che opera con 2 stabilimenti a Parma (Althea) e ad Acerra-Na (Delfino) – vanta infatti un portafoglio prodotti molto ampio a partire dal core business dei sughi pronti preparati con ricette tradizionali italiane (a base di pomodoro, carne, pesto, bianchi) che produce prevalentemente per i più importanti player della distribuzione moderna internazionale (il 73% dei ricavi è generato all’estero) soprattutto in Germania, Francia, Belgio ed Australia.

L’azienda, inoltre, può contare su una posizione finanziaria solida: i ricavi di vendita del Gruppo Pafial nell’esercizio 2013 ammontano a 71,7 milioni di euro, realizzati per il 93% con prodotti private label e per 7% con prodotti a marchio proprio, il margine operativo lordo si è attestato su 8,2 milioni di euro e l’utile netto a 3.6 milioni di euro. La società esprime inoltre un buon livello di redditività con un ebitda margin dell’11,4%. Le previsioni per il 2014 indicano una crescita del fatturato e un ulteriore miglioramento dei margini operativi rispetto al 2013, stime confortate dai risultati al 30 giugno 2014.

All’indomani dell’annuncio dell’acquisizione l’amministratore delegato di La Doria, Antonio Ferraioli non cela la sua soddisfazione: “L’acquisizione del Gruppo Pafial costituisce un significativo passo avanti nella già annunciata strategia di espansione in settori sinergici che ci consentono uno spostamento del mix produttivo verso prodotti non stagionali a più alto valore aggiunto con l’obiettivo di incrementare i nostri margini operativi. Siamo certi che questa operazione potrà consentire al Gruppo La Doria (che ha chiuso il 2013 con un fatturato di 604,4 milioni di euro, di cui oltre il 90 realizzato dalla private label ndr) di porre solide premesse per una futura ulteriore espansione nel mercato domestico e nei mercati internazionali”.

La notizia è stata accolta con favore dai mercati finanziari: i volumi sono triplicati rispetto alla media dell’ultima settimana e il titolo ha registrato un incremento del +5,7% circa.

© Riproduzione riservata