Corsia di supermercato italiano. Carrello pieno, scaffali con prodotti alimentari. GDO italiana.

Gdo italiana: quote e centri decisionali

Il walzer delle alleanze tra retailer che si sono costituite nel 2014 sta trasformando lo scenario distributivo italiano
Corsia di supermercato italiano. Carrello pieno, scaffali con prodotti alimentari. GDO italiana.

Sono 5 le supercentrali che a fine 2014 gestivano oltre il 70% del mercato composto da poco più di 15mila punti di vendita e 13 milioni di mq. Questi dati sono relativi agli iper, super e superette superiori a 200 mq.

Al primo posto l’alleanza per gli acquisti di Coop e di Sigma, con una quota pari al 20,4% data dal 16,5% e dai 1.216 pdv di Coop e dal 3,9% e dai 1.410 pdv di Sigma. Al secondo posto la centrale Esd con 3.368 pdv e una quota del 17,8%, composta dal 10,7% di Selex, 2,6% di Agorà, 2,3% di Sun e 2,3% di Aspiag.

Segue al terzo posto l’alleanza di Conad con Finiper, che occupa il 17,2% ottenuto dal 14,3% di Conad e dal 2,9% di Finiper. Al quarto posto della graduatoria incontriamo Auchan con 9,3%, Sisa 2,1%, Crai 2% e Coralis 0,1% per un totale di 13,5%. Esselunga pesa 10,8% e Carrefour 7,3%. Ultima centrale Aicube con Pam al 2%, Vegé 2,2% e Despar 1,2% e un totale pari al 3,6%. Tutti gli altri indipendenti pesano il 6% di quota di mercato. Considerando anche Esselunga e Carrefour, la quota di questi gruppi supera l’87% del mercato. Forse anche per questi motivi l’Antitrust sta monitorando questo il comparto senza però capire che gli acquisti si stanno sempre più spostando in periferia e le centrali nazionali servono soprattutto per scegliere le private label. I volumi e le promozioni dei prodotti di marca sono gestiti dai vari Unicoop Firenze e Coop Adriatica, Multicedi e Consorzio Europa, Maxi D e Megamark, Iperal e Seven, Tigros e Sogegros, Pac2000A e Conad Tirreno, Codè, Isa e Moderna, Maiora e Ergon, Lando e Rossetto. Oltre a Esselunga, Carrefour, Aspiag e Bennet. Nel frattempo si segnala che anche in Italia come negli Usa, Uk e Spagna stanno crescendo a due cifre le vendite online. Esselunga, che è stata la prima catena a seguire questo trend, pensa di superare i 150 milioni di euro quest’anno. E in arrivo potrebbe esserci anche Amazon Fresh per volontà del suo vicepresidente mondiale, il milanese Diego Piacentini. Non solo vendita di prodotti freschi, ma anche piatti pronti, dalla pizza ai primi e secondi piatti, cucinati da pizzerie e ristoranti.

di Paolo Dalcò

© Riproduzione riservata