Coldiretti al fianco dei cittadini europei contro il cibo falso

Raccolte 1,1 milioni di firme da parte dei cittadini europei a favore della petizione “Eat original! Unmask your food” promossa dalla Coldiretti assieme ad altre organizzazioni italiane ed europee
Coldiretti al fianco dei cittadini europei contro il cibo falso

Mangia originale! Smaschera il tuo cibo. Tale affermazione, rafforzata dal punto esclamativo, non lascia spazio a ulteriori interpretazioni.

La petizione, lanciata dall’Iniziativa dei Cittadini Europei (ICE) e supportata in Italia da Coldiretti, Fondazione Campagna Amica, Slow Food e Fondazione Univerde, presieduta da Alfonso Pecoraro Scanio, ha raggiunto lo storico traguardo di un milione e centomila firme.

UN ASSEGNO PER IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO

Durante il diciottesimo “Forum internazionale dell’agricoltura e dell’alimentazione” tenutosi a Villa d’Este l’11 e 12 Ottobre è stato consegnato al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte da parte del presidente di Coldiretti Ettore Prandini e dalla delegata nazionale dei giovani agricoltori Veronica Barbati, un simbolico assegno con le firme raccolte, destinato alla Commissione Europea.

“Un obiettivo, ha sottolineato il presidente della Coldiretti, condiviso dalla maggioranza dei consumatori europei e dall’82% di quelli italiani che ritiene necessario superare le attuali politiche comunitarie sull’origine del cibo per contrastare un fenomeno, quello dei falsi e dei tarocchi, che solo all’Italia costa oltre 100 miliardi di euro all’anno nel mondo. L’obbligo di indicare l’origine è una battaglia storica della Coldiretti che, con la raccolta di un milione di firme alla legge di iniziativa popolare, ha portato all’approvazione della legge n.204 del 3 agosto 2004”.

ITALIA IN PRIMA LINEA CONTRO IL CIBO FALSO

Particolarmente soddisfacente, per non dire fondamentale, è stato l’apporto dell’Italia, dove è stato raccolto ben l’85% delle firme, da parte di cittadini e rappresentanti delle istituzioni della politica, dello sport, della ricerca, della cultura. L’obiettivo della petizione è quello di obbligare la Commissione ad assicurare la trasparenza dell’informazione sui cibi in tutta l’Unione Europea e bloccare l’entrata in vigore, prevista per Aprile 2020, di alcune norme particolarmente ingannevoli per i consumatori.

Spiega Coldiretti in una nota – l’iniziativa dei cittadini si prefigge di rendere obbligatoria l’indicazione del paese di origine per tutti gli alimenti trasformati e non trasformati in circolazione nell’Ue, senza deroghe per i marchi registrati e le indicazioni geografiche.

L’ETICHETTA DI ORIGINE SULLA SPESA DEGLI ITALIANI

CIBI CON INDICAZIONE D’ORIGINE    CIBI SENZA INDICAZIONE D’ORIGINE
● Carne bovina
● Frutta e verdura fresche
● Uova
● Miele
● Olio extra vergine d’oliva
● Pesce
● Derivati del pomodoro e sughi pronti
● Latte e derivati
● Pasta
● Riso
● Tartufi e funghi spontanei
● Salumi
● Carne di coniglio
● Carne trasformata
● Marmellate e succhi di frutta
● Legumi in scatola
● Pane
● Insalata in busta (IV gamma)
● Sottoli
● Frutta e verdura essiccata

Fonte: Elaborazioni Coldiretti

COLDIRETTI: LA UE DEVE ASCOLTARE LA VOLONTÀ POPOLARE

Intercettata con piede già sulla navetta per l’aeroporto, Veronica Barbati, la consegnataria dell’assegno al presidente Conte, si è espressa così: “La nostra idea è quella di fare esprimere la Commissione Europea sul tema dell’etichettatura all’origine, sapendo che il 93% della popolazione lo richiede e che il 70% degli italiani si direbbe disposto anche a pagare in più per avere tale “surplus” ovvero conoscere l’origine dei prodotti che acquista.”

Questa può essere definita come l’ennesima battaglia combattuta da Coldiretti sulla qualità e la trasparenza nelle filiere agroalimentari, e c’è ovviamente massima fiducia circa la buona riuscita dell’iniziativa. “In verità, prosegue Veronica, già essere riusciti a raccogliere 1,1 milioni di firme per noi è un grandissimo risultato, ed è già la settima iniziativa che riesce a raggiungere l’obiettivo della raccolta firme. Siamo riusciti ad avere un grande coinvolgimento di consumatori e cittadini in giro per l’Italia e l’Europa e a questo punto la Commissione Europea non potrà fare a meno di esprimersi e considerare la grande risposta avuta dai consumatori.”

Un Europa quindi che ascolta e asseconda la volontà popolare? “Assolutamente si”

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