Bevande alcoliche, l’Italia contro il “decreto belga”

Un provvedimento dell’esecutivo del Belgio prevede ‘avvertenze sanitarie’ su tutte le forme di pubblicità di alcolici. Le obiezioni di governo italiano e Federvini
Bevande alcoliche, l’Italia contro il “decreto belga”

Federvini plaude all’azione del governo italiano che, attraverso un parere circostanziato trasmesso alla Commissione Europea, ha espresso rilievi critici sui contenuti di un decreto dell’esecutivo belga che vorrebbe imporre “avvertenze sanitarie da adottarsi in tutte le forme di pubblicità delle bevande alcoliche”.

Nel ribadire “il sostegno alla promozione di un consumo responsabile e la necessità di tutelare i minori” – impegno profondamente condiviso da Federvini – il governo ha reso noto di aver evidenziato alla Commissione alcune sostanziali criticità: l’incertezza circa il contenuto del messaggio informativo sanitario che dovrà essere definito, l’ampiezza non circoscritta del termine ‘pubblicità’ e il rischio che si producano potenziali limiti alla libera circolazione delle merci con conseguenze ignote per le imprese del settore.

Rimaniamo fermamente convinti che i consumatori meritino di essere informati correttamente, e che sia necessario maggiore impegno nell’educazione per contrastare ogni forma di abuso di alcol”, ha affermato la Presidente di Federvini Micaela Pallini. Ciò deve però avvenire nell’ambito di un corpus giuridico omogeneo a livello europeo. Permettere agli stati membri di procedere in ordine sparso non solo è contrario ai principi del mercato unico, ma in ultima analisi riteniamo non vada negli interessi dei consumatori europei che finirebbero per essere destinatari di messaggi disomogenei e potenzialmente contraddittori”.

Federvini pone quindi l’accento sulla necessità di mantenere “un quadro regolamentare armonico nel territorio dell’Unione Europea: un fattore essenziale per la competitività dei comparti produttivi. Un provvedimento come quello belga rischia di minare l’uniformità del quadro normativo europeo e di determinare un impatto deleterio per gli operatori d’impresa”.

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