Brunello 2010, vendemmia memorabile

Brunello 2010, vendemmia memorabile

Per il brunello di Montalcino, quella del 2010 è stata una grande vendemmia, una delle migliori degli ultimi anni. È il parere concorde di esperti e produttori, che hanno tracciato un primo bilancio a due mesi dalla raccolta.
Per Vittorio Fiore, enologo e consulente, attivo a Montalcino dagli anni Settanta “i vini ottenuti in questa vendemmia – iniziata comunque con ritardi che sono andati da un minimo di 8 a un massimo di 14 giorni – manifestano caratteristiche straordinarie per il sangiovese, sia sotto il profilo organolettico sia sotto quello dei parametri compositivi, che – oltre a una gradazione alcolica di ottimo livello ed, in alcuni casi, anche piuttosto alta – presentano valori di polifenoli totali, di antociani e di estratto molto elevati e raramente riscontrabili in questo vitigno”.
Per Giancarlo Pacenti, dell’azienda Siro Pacenti e vicepresidente del Consorzio del brunello di Montalcino, il vino del 2010 presenta “ottima struttura, profumi intensi e, soprattutto, grande equilibrio insieme a una eleganza straordinaria. Caratteristiche che è difficilissimo avere tutte insieme nella stessa vendemmia. Per me una delle più grandi vendemmie di sempre”. Parere condiviso da Franco Biondi Santi, storico produttore del Brunello con la tenuta il Greppo: “Il buon andamento climatico di settembre ha dato come risultato acini piccoli con la buccia molto spessa, colorita e ricca di pruina. I mosti sono risultati molto zuccherini con acidità totale ottimale”.
Per Rudi Buratti, enologo di Castello Banfi “Il Sangiovese esprime in quest’annata la complessità dei profumi e l’eleganza ben strutturata della sua trama tannica. Un’annata che lascerà sorpresi gli amanti del brunello e di tutti i vini di Montalcino”.
Dal 1967, il Consorzio del vino brunello di Montalcino tutela e valorizza, oltre al brunello di Montalcino, anche il rosso di Montalcino, il moscadello di Montalcino e il Sant’Antimo.
I produttori associati al Consorzio sono 250 (di cui 200 imbottigliatori). Complessivamente, gli ettari a vigneto nel territorio di Montalcino sono 3.500, così ripartiti: 2.100 ha per il brunello di Montalcino; 510 ettari per il rosso di Montalcino; 50 ha per il moscadello; 600 per il Sant’Antimo doc; la restante parte è coltivata a Igt.
In media, ogni anno sono prodotti 6,5 milioni di bottiglie di brunello di Montalcino, 4 milioni di rosso di Montalcino, 80mila di moscadello di Montalcino e 500mila di Sant’Antimo.
La produzione è esportata per circa il 60%: il valore complessivo del giro d’affari del settore vitivinicolo a Montalcino è intorno ai 140 milioni di euro.

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