Scoppia l’affaire San Marzano

Scoppia l’affaire San Marzano

Il Nac-Nucleo antifrodi carabinieri di Salerno, in collaborazione con l’Agenzia delle dogane di Napoli, ha dato esecuzione al decreto di sequestro emesso dalla Procura della Repubblica (3a sezione criminalità economica) effettuando sequestri presso il porto commerciale di Napoli, dove sono stati bloccati nove container contenenti pomodori pelati falsamente indicati in etichetta come riconducibili alla qualità San Marzano dop e San Marzano biologico e destinati all’esportazione negli Stati Uniti.
Sono stati sequestrate 1.420 tonnellate di prodotto per un valore commerciale di circa 1.220.000 euro.
Le indagini sviluppate dal Nucleo antifrodi carabinieri di Salerno hanno consentito di accertare che il titolare della ditta poneva in vendita falso pomodoro biologico e, mediante l’artifizio della duplicazione dei lotti di produzione, metteva in vendita pomodoro comune spacciandolo per San Marzano dop, in violazione al disciplinare della dop “pomodoro San marzano dell’agro sarnese-nocerino” (reg.ce 1263/1996).
L’attività del Nucleo antifrodi s’inscrive in un contesto di controlli che da mesi sta svolgendo in tutto il territorio del Sud Italia, disposti dal Comando carabinieri politiche agricole e alimentari di Roma, per la difesa del made in Italy e la tutela del consumatore. A ottobre sono state sequestrate anche 385 tonnellate di pomodori pelati indicati falsamente come “San Marzano dop” e 460 tonnellate di concentrato di pomodoro cinese, commercializzato come prodotto in Italia.

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