Almaverde Bio progetta il take away

Almaverde Bio progetta il take away

Pausa pranzo salutista e in versione bio. È il concept di base da cui prende le mosse il progetto pilota del take away Almaverde Bio, presentato a Cesena: un vassoio composto da una scelta di insalate arricchite, una confezione di frutta fresca a pezzi, crackers, olio, sale e aceto.
Si tratta di una proposta inedita per il settore biologico in Italia, messa a punto da Canova, la società licenziataria del marchio Almaverde Bio per l’ortofrutta fresca e per la IV gamma, che in precedenza ha lanciato zuppe di verdura fresche, purè, frutta tagliata e insalate pronte.
Il progetto take away partirà ai primi di aprile coinvolgendo tre punti di distribuzione a Cesena, ma sarà testato anche a Savignano sul Rubicone, Padova, Villafranca di Verona, Milano e ad Agrate Brianza.
I consumatori interessati dovranno semplicemente telefonare ai centri di distribuzione del take away Almaverde Bio e rimanere in ufficio ad aspettare la consegna del vassoio. Il pasto Almaverde Bio è un pasto completo e nutriente da 450 calorie edal prezzo di 7 euro, compresa la consegna. Il test del take away Almaverde Bio avrà una durata di tre mesi.
“Il consumo fuoricasa – dichiara Renzo Piraccini, presidente di Almaverde Bio Italia Società Consortile – è diventato oggi una necessità legata ai ritmi quotidiani sempre più accelerati. Abbiamo pensato di offrire un servizio di qualità che riesce a coniugare una scelta alimentare sana e sicura e il risparmio di tempo. Un’idea che nasce non a caso a Cesena, dove 98 anni fa Aldo Casali, titolare dell’omonimo ristorante, lanciava il cestino da viaggio, una grande intuizione per offrira un pasto completo ai viaggiatori sui treni. Oggi l’idea di Casali si reinventa, sempre a Cesena, con il cestino Almaverde Bio”. “Questi prodotti pronti – aggiunge Paolo Pari, direttore di Almaverde Bio – sono già stati inseriti con successo nella gdo. Ora vogliamo testare il settore dei bar e della ristorazione veloce, che sono in crescita. Se l’iniziativa avrà successo siamo intenzionati ad allargarla, a partire da settembre». “Il progetto take away – conclude Ernesto Fornari, direttore di Canova – è possibile grazie alle esperienze fatte dal nostro gruppo negli ultimi due anni – in particolare, Frutta nelle scuole – che ci hanno consentito di metter a punto una logistica distributiva anche per piccoli volumi”.

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