Agea, rischio paralisi dopo il commissariamento

Agea, rischio paralisi dopo il commissariamento

L’Agea-Agenzia per le erogazioni in agricoltura è stata commissariata. Dietro richiesta di Francesco Saverio Romano, ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, il presidente del Consiglio con proprio decreto ha sciolto giovedì 23 giugno gli organi statutari di Agea e ha nominato Mario Iannelli in qualità di commissario.
Una decisione presa – come spiega un comunicato del Mipaaf – “a seguito degli accertati e reiterati inadempimenti da parte degli organi di Agea che a tutt’oggi non hanno provveduto, come richiesto dallo statuto, alla nomina del direttore generale, nonché in seguito a varie inadempienze amministrative e gestionali che hanno comportato anche ripetute segnalazioni da parte dell’Unione europea”. L’Agea è, da un lato, coordinatore degli organismi pagatori operanti sul territorio nazionale e, dall’altro, essa stessa organismo pagatore nelle regioni ove non operano propri organismi pagatori. “Il ruolo centrale di Agea, nell’ambito della politica agricola nazionale e in riferimento comunitario – sottolinea il Mipaaf – non può subire criticità tali da mettere in crisi l’intero sistema con la conseguenza di produrre gravi e irreparabili danni agli agricoltori italiani”.
Il presidente dell’Agea, Dario Fruscio, è stato quindi rimosso dall’incarico. L’agenzia, che è controllata dal Mipaaf, è appunto l’unico ente accreditato presso la Commissione europea, per distribuire i contributi agricoli, gestisce attualmente circa 6,5 miliardi di euro. Gli altri enti pagatori, istituiti in alcune regioni, fanno comunque capo ad Agea: se si dovesse fermare la sua attività, si bloccherebbe automaticamente anche il flusso degli aiuti economici agli agricoltori italiani.
Il commissariamento costringerà quindi il Mipaaf a emanare “separati atti di indirizzo strategico”, per spiegare le ragioni politiche ed economiche alla base di una scelta che incide su tutte le partecipazioni del dicastero in agricoltura.
L’ipotesi allo studio del Mipaaf comporta, entro 45 giorni dalla data di emanazione degli atti di indirizzo strategico, il rinnovo automatico degli organi statutari. A cominciare dai consigli di amministrazione, nei quali verrebbero introdotti cinque nuovi consiglieri.

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