Nielsen: sprint estivo per formaggi freschi e bresaola

Nielsen: sprint estivo per formaggi freschi e bresaola

Le vacanze estive si confermano il periodo-clou per gli alimenti freschi e veloci da preparare. È quanto risulta dal monitoraggio di Nielsen del trend a volume negli iper+super+libero servizio tra l’1 e il 15 agosto: a cominciare da formaggi da spalmare (crescenza, stracchini e spalmabili freschi +14%), mozzarelle (vaccine +6,5%, bufala +14,9%), affettati (bresaola +13,8% e crudo +3,7%) e tonno (al naturale +10%). Tra le bevande acqua (naturale +4,6%), birre (+4,4%), cole (+3,3%), vino doc e docg (+11,4%).
Anche le performance della gdo – così come i flussi di traffico sulle autostrade e l’affollamento delle spiagge – del resto, possono rivelarsi un misuratore attendibile dei comportamenti degli italiani e delle abitudini dei vacanzieri nel periodo estivo.
A giudicare dai risultati positivi di giugno, da quelli negativi di luglio e da trend di fatturato crescenti nel mese di agosto, sembra che nel 2011 sempre più italiani abbiano anticipato a giugno o atteso qualche settimana in più per godere delle vacanze annuali, probabilmente posticipando anche a fine agosto/inizi di settembre le loro ferie estive.
A conferma della maggiore presenza di italiani in città, secondo le rilevazioni Nielsen,
i punti vendita dei grandi centri metropolitani hanno registrato, nella prima quindicina di agosto, un trend pari a +6,8% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. In testa Milano, Bologna e Firenze, con gli andamenti più significativi.
Per i 13 milioni di italiani che invece non hanno rinunciate alla villeggiatura agostana, vacanze all’insegna del low cost: a pagarne le spese i pubblici esercizi, a beneficiarne sono stati ipermercati, supermercati e discount.
Dall’1 al 15 agosto, i fatturati (a parità di rete) dei negozi delle località “turistiche” di quasi tutte le regioni italiane hanno subito variazioni positive. Tra le regioni, in testa Campania, Umbria, Toscana, Marche e Puglia. Unica eccezione la Sardegna, in cui i flussi turistici hanno avuto un effetto negativo, probabilmente a causa del “caro traghetti”.

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