Campari, si consolida la leadership di Aperol

Campari, si consolida la leadership di Aperol

Continua a brillare il 2011 di Gruppo Campari. Nei primi nove mesi dell’anno, gli indicatori di performance del big player italiano del beverage sono in sensibile incremento – come specifica il comunicato stampa aziendale – “grazie a una sostenuta crescita organica e a un effetto positivo di perimetro, che hanno compensato un effetto leggermente negativo dei cambi”. In particolare, nel terzo trimestre è proseguito il trend positivo della crescita organica delle vendite nette (+7,3%), anche dopo il consolidamento dell’effetto positivo della transizione alla nuova piattaforma distributiva del gruppo in Australia.
“Beneficiando di significativi investimenti di marketing, di innovazioni di prodotto e del rafforzamento delle nostre capacità distributive – riepiloga Bob Kunze-Concewitz, chief executive officer di Campari –, abbiamo conseguito un altro trimestre di crescita sostenuta, guidata, in particolare, dalla buona performance organica del nostro core business spirit, nonché dal buon andamento delle recenti acquisizioni (Frangelico, Carolans e Irish Mist in Usa, Vasco in Russia e Sagatiba in Brasile, ndr). Per la restante parte dell’anno, ci aspettiamo che le nostre principali combinazioni prodotto-mercato continuino a portare risultati positivi. Continueremo a investire nel rafforzamento delle nostre piattaforme distributive, in particolare in Russia, mercato per noi ad alto potenziale. Contestualmente, alla luce dei rischi macroeconomici legati alle attuali condizioni dei mercati finanziari, abbiamo ulteriormente rafforzato il controllo del rischio credito. Rimaniamo ottimisti riguardo al potenziale di medio lungo termine dei nostri principali motori di crescita”.
Nei primi nove mesi del 2011 le vendite del gruppo sono state pari a 889,2 milioni di euro, in crescita del +11,9% complessivamente e del +10,5% a livello organico (+6,8% nei primi nove mesi del 2010). L’effetto perimetro è stato positivo del +2,3%, principalmente dovuto all’acquisizione di Frangelico, Carolans e Irish Mist. L’effetto cambio è stato negativo del -0,9 per cento.
Il margine lordo è stato 521,1 milioni di euro, in crescita del +13,2% e pari al 58,6% delle vendite.
Le spese per pubblicità e promozioni sono state 159,1 milioni di euro, in crescita del +17,2% e pari al 17,9% delle vendite.
Il margine di contribuzione, ovvero il margine lordo dopo le spese per pubblicità e promozioni, è stato 362,0 milioni di euro, in crescita del +11,5% (+8,3% crescita organica) e pari al 40,7% delle vendite.
L’ebitda prima di proventi e oneri non ricorrenti è stato 232,7 milioni di euro, in crescita del +13,3% (+9,9% crescita organica) e pari al 26,2% delle vendite.
L’ebitda è stato € 229,1 milioni, in crescita del +13,3 per cento. L’ebit prima di oneri e proventi non ricorrenti è stato € 209,7 milioni, in crescita del +12,5% (+8,6% crescita organica) e pari al 23,6% delle vendite. L’ebit è stato € 206,2 milioni, in crescita del +12,5 per cento.
L’utile del Gruppo prima delle imposte è stato di 174,3 milioni di euro, in crescita del +11,5 per cento.
Al 30 settembre 2011 l’indebitamento finanziario netto è pari a 659,1 milioni di euro (677,0 milioni di euro al 31 dicembre 2010), dopo le acquisizioni della società distributiva Vasco in Russia e della marca Sagatiba in Brasile per un controvalore complessivo di 33,8 milioni di euro(inclusi i valori stimati di put option ed earn out).
Aperol, divenuta la marca principale per il gruppo in termini di fatturato, realizzato per oltre la metà sui mercati internazionali, ha confermato l’andamento molto sostenuto dei consumi (+42,8% a cambi costanti), mantenendo una crescita a doppia cifra in Italia e continuando a registrare una straordinaria progressione in Germania, in Austria e negli altri mercati europei dove il brand è stato recentemente lanciato. Inoltre, si segnala il successo delle vendite di Aperol Spritz home edition (non incluse nei dati relativi ad Aperol), il nuovo monodose lanciato in Italia e Austria all’inizio del 2011 e distribuito esclusivamente nella grande distribuzione con l’obiettivo di rafforzare ulteriormente i consumi degli aperitivi, inclusi i monodose, a casa.
In termini di ripartizione geografica, le vendite sul mercato italiano, pari al 32,2% del totale, hanno registrato un incremento totale del +2,7%, interamente attribuibile a crescita organica, trainata dall’andamento positivo di Aperol e Campari, nonché dal lancio del nuovo monodose Aperol Spritz home edition che compensa le performance meno brillanti degli altri monodose Campari Soda e Crodino.
Le vendite nel resto d’Europa, pari al 25,3% del totale, hanno segnato un significativo aumento (+24,0%), determinato da una crescita del business organico del +17,2%, da una variazione di perimetro positiva del +6% e da un effetto cambi del +0,8 per cento. In particolare, la crescita organica è stata trainata dalla Germania (+29,3%), grazie allo straordinario continuo sviluppo di Aperol. Risultati positivi anche in Russia (+20,9%), Austria (+18,3%) e Belgio (+12,5%).
Le vendite nell’area Americhe, pari al 33,5% del totale, hanno registrato una crescita complessiva del +6,3%, determinata da una variazione organica positiva del +9,6%, un effetto perimetro positivo del +1,2%, dovuto alle acquisizioni di Frangelico, Carolans, Irish Mist e Sagatiba, e un effetto cambi negativo del -4,5 per cento. L’area resto del mondo (canale duty free incluso), pari al 9% del totale, ha registrato una variazione complessiva del +48,0%, determinata da una crescita organica del +33,3%, trainata dall’importante mercato australiano grazie al buon andamento dei consumi di tutti i brand in portafoglio e al passaggio alla nuova piattaforma distributiva del gruppo, un effetto perimetro positivo del +6,9% e un impatto positivo dei cambi del +7,8%.
In termini di ripartizione per area di business, gli spirit, che rappresentano il 77,6% del totale, hanno registrato una variazione delle vendite del +13,5%, determinata da una crescita organica del +11,8%, un effetto perimetro del +2,7% e un impatto negativo dei cambi del -1,0%.
Gli wine, che rappresentano il 12,3% del totale, hanno registrato una crescita del +11,6%, determinata da una variazione positiva del business organico del +10,6%, da una variazione positiva di perimetro del +1,6% e da un impatto negativo dei cambi del -0,6%.
I soft drink, che rappresentano il 8,9% del totale, hanno registrato una crescita del +1,3%, sostenuta dal buon andamento delle bibite analcoliche (+9,4%), trainate dall’innovazione di prodotto e alle favorevoli condizioni climatiche nel terzo trimestre. Le vendite di Crodino hanno segnato una flessione (-1,3%), a causa di una persistente debolezza nel canale bar nel mercato italiano.

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