Keith Weed di Unilever parla dell'accordo della Unilever Foundation con le ONG.

Unilever Foundation, accordo con cinque ong

Keith Weed di Unilever parla dell'accordo della Unilever Foundation con le ONG.

Era presente anche Unilever lo scorso gennaio a Davos, in Svizzera, dove si sono riuniti i grandi della terra per il World Economic Forum, giunto alla 42° edizione: circa 40 capi di Stato, 200 ministri e oltre un migliaio di rappresentanti di aziende e istituti bancari, grandi organizzazioni per i diritti umani e l’ambiente. Al meeting è stata presentata Unilever Foundation, che si propone di migliorare la qualità della vita attraverso igiene, accesso all’acqua potabile, nutrizione: si tratta di operare per la salute e il benessere di più di un miliardo di persone e di creare un futuro sostenibile. Per raggiungere gli obiettivi, la multinazionale si è unita in partnership con cinque organizzazioni mondiali impegnate a realizzare cambiamenti sostenibili nel mondo: Oxfam, Psi-Population Services International, Save the Children, Unicef e World Food Programme.
“Due miliardi di volte ogni giorno qualcuno, da qualche parte, utilizza un prodotto Unilever – ha dichiarato Keith Weed, responsabile marketing e comunicazione di Unilever –. Le dimensioni e la portata della nostra azienda, unite alla profonda conoscenza di ciò che innesca i comportamenti dei consumatori e che può condurre a un futuro sostenibile, ci rende in grado di apportare un cambiamento sistemico e sul lungo termine”.
Secondo i dati riportati dal gruppo, più di un miliardo di persone non ha accesso all’acqua potabile, 2,6 miliardi sono privi di servizi igienici, 925 milioni soffrono di fame cronica e ogni quattro secondi muore un bambino per malattie prevenibili e curabili. “Viviamo in un mondo che cambia rapidamente – ha aggiunto Keith Weed –: le popolazioni stanno crescendo, l’acqua diventa sempre più scarsa e la sicurezza alimentare è un’istanza sempre più rilevante. Unilever può giocare un ruolo chiave nel risolvere i bisogni sociali che non hanno trovato risposta, soprattutto nei mercati emergenti e in via di sviluppo dove ha profonde radici. È nostra intenzione raddoppiare le dimensioni del nostro business e, nello stesso tempo, ridurre il nostro impatto ambientale e garantire maggiore valore sociale”. Silvia Fornari

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