Terremoto, primo bilancio agroindustriale in Emilia-Romagna

Terremoto, primo bilancio agroindustriale in Emilia-Romagna

L’agroindustria emiliano-romagnola fa un primo bilancio dei danni del doppio terremoto. Caseifici, stabilimenti della filiera ortofrutticola, cantine vitivinicole, acetaie di invecchiamento dell’aceto balsamico, magazzini di stagionatura dei formaggi grana e parmigiano-reggiano. E poi ci anche case rurali, stalle, fienili, macchinari distrutti e animali morti: si valutano di circa 500 milioni di euro, secondo Coldiretti, i danni provocati dal terremoto tra le province di Modena, Ferrara, Piacenza, Mantova e Bologna, ma anche di Rovigo e Reggio Emilia. Nei distretti agroalimentari colpiti dal sisma si produce oltre il 10% del Pil agricolo, dato anche il ruolo di dop e igp ormai affermati anche a livello internazionale come parmigiano-reggiano, aceto balsamico di Modena, dal prosciutto di Parma fino al lambrusco.
Cantine e macelli (dai quali si ottiene la materia prima per il prosciutto di Parma) hanno fermato le attività. Già solo per l’aceto balsamico si stimano danni per 15 milioni di euro, mentre sarebbero circa un milione le forme di parmigiano-reggiano e grana padano rovinate a terra dopo le ultime scosse che hanno provocato ulteriori crolli delle “scalere”, le grandi scaffalature di stagionatura, come nella latteria sociale di Porto Mantovano e nel caseificio e magazzino di Pietro Rossi di Correggio (Re).
La nuova scossa ha accentuato i rischi idrogeologici nei territori colpiti, con danni dagli impianti idraulici e frane in alcuni alvei, che pregiudicherebbero il regolare deflusso delle acque. Una prima conseguenza di questi danni molto gravi è la sospensione del servizio irriguo per un’area della provincia modenese di 26mila ettari, che va da Novi di Modena a Carpi, Campogalliano e Soliera: un territorio dove forte è la specializzazione per la frutticoltura, il parmigiano-reggiano e numerose risaie.
Coldiretti ha annunciato inoltre di aver avviato una vendita straordinaria di parmigiano-reggiano e grana padano caduti a terra nei magazzini colpiti dal sisma. Si è rapidamente creata una vera gara di solidarietà, tanto che si è reso necessario aprire una e-mail: terremoto@coldiretti.it per far fronte alle migliaia di richieste: basta specificare nome, indirizzo, telefono, prodotto e quantitativo cui si è interessati, alle quali sarà data risposta sulla base delle disponibilità e della situazione di emergenza.
Infine, fino a domenica 3 giugno, in occasione della Festa della Famiglia e in contemporanea con la visita di Benedetto XVI a Milano, negli stand di Fiera Milano City, dalle ore 9.30 alle ore 18.30, verranno messi in vendita 3mila pezzi di Grana Padano per aiutare le aziende agricole e i caseifici colpiti dal terremoto dei giorni scorsi e dalle ultime grandi scosse.

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