Nielsen, meno spese voluttuarie in tutto il mondo

Nielsen, meno spese voluttuarie in tutto il mondo

Congiuntura economica e sicurezza del posto di lavoro rimangono le preoccupazioni principali in tutto il mondo. Le spese voluttuarie si sono ridotte e più dei due terzi dei consumatori intervistati per la Nielsen Global Consumer Confidence Survey (oltre 28mila individui online in 56 Paesi) ha deciso di risparmiare modificando le proprie abitudini di spesa. Secondo i dati raccolti da Nielsen, nel secondo trimestre 2012 la fiducia dei consumatori a livello globale è scesa a quota 91, calando di 3 punti rispetto al primo trimestre dell’anno, ma salendo di 2 rispetto allo stesso periodo del 2011. In quest’ultima survey, condotta tra il 4 e il 21 maggio 2012, la fiducia dei consumatori si è ridotta in 26 dei 56 mercati esaminati, è aumentata in 23 ed è rimasta invariata in 7.
Nel secondo trimestre, la fiducia dei consumatori è calata a causa di eventi globali quali il peggioramento della crisi nell’eurozona e il rallentamento del tasso di crescita di Cina e India, con il relativo impatto negativo sia sui mercati finanziari che sul ‘sentiment’ dei consumatori in molte parti del mondo, che hanno reagito riducendo le proprie intenzioni di spesa e consumo.
Prospettive di lavoro e finanze personali in calo
Secondo la ricerca Nielsen, il 47% degli intervistati sottolinea che le prospettive di lavoro a livello locale sono “buone” o “eccellenti“, in calo di un punto percentuale rispetto al trimestre precedente, e in crescita di tre punti percentuali rispetto all’anno precedente. Più della metà (53%) dei consumatori online globali considera la propria situazione finanziaria nei prossimi 12 mesi “buona” o “eccellente”, in calo di due punti percentuali rispetto al primo trimestre 2012, e in crescita di 4 punti percentuali rispetto al secondo trimestre del 2011 (49%). In linea con i trimestri precedenti, la congiuntura economica e la sicurezza del posto di lavoro rimangono le due preoccupazioni principali per i consumatori globali intervistati. Il 16% degli intervistati indica la situazione economica come preoccupazione numero uno, il 14% dichiara di essere preoccupato per il proprio posto di lavoro e il 10% si preoccupa di trovare il giusto equilibrio tra vita professionale e vita personale.
Secondo la ricerca Nielsen, nel secondo trimestre dell’anno, le spese discrezionali e i risparmi previsti sono calati globalmente in tutti i settori analizzati. Il 23% dei consumatori globali online si dichiara pronto a spendere per acquistare prodotti di nuova tecnologia, in calo di 5 punti rispetto al primo trimestre di quest’anno, e di un punto rispetto al secondo trimestre del 2011, e il 28% di tutti gli intervistati dichiara che spenderebbe per l’entertainment fuori casa, in calo di 4 punti rispetto al primo trimestre di quest’anno, e di un punto rispetto al secondo trimestre del 2011. In questo trimestre, il 50% degli intervistati, (rispetto al 47% del primo trimestre di quest’anno e al 45% del secondo trimestre del 2011) afferma di voler risparmiare, e il 33% di loro (rispetto al 32% dell’anno precedente e al 36% del primo trimestre) afferma di non voler spendere per vacanze o ferie, e di voler risparmiare quel denaro.
Cambiano le abitudini di spesa
Più di due terzi (67%) degli intervistati globali afferma di aver cambiato le proprie abitudini di spesa rispetto allo stesso periodo dello scorso anno nel tentativo di risparmiare. Tra le tre principali risposte a livello globale, il 51% dei consumatori intervistati dice di spendere meno per abbigliamento nuovo, il 48% ha ridotto le occasioni di svago fuori casa e il 47% afferma di cercare di risparmiare su elettricità e gas.
Francia e Belgio, fiducia in ripresa
La ricerca Nielsen mostra che nell’area Asia Pacifico, la fiducia dei consumatori è scesa a quota 100 calando di 3 punti, nel Nord America è scesa a quota 88 calando di 4 punti, e in America Latina è scesa a quota 96 calando di 2 punti. In Medio Oriente/Africa (98) e in Europa (73), invece, si è registrato un aumento di 1 punto.
Nel trimestre, l’aumento di fiducia più significativo è stato registrato in Francia (+11), Belgio (+9), Finlandia (+7), Svizzera (+7), Austria (+6), Egitto (+6), Grecia (+6), Polonia (+5), Malesia (+4) e Svezia (+4).
Sempre secondo la ricerca Nielsen, l’India è stata il mercato più ottimista al mondo per 9 trimestri consecutivi ma, nel secondo trimestre 2012, è stata battuta dall’Indonesia che ha registrato il miglior indice di fiducia dei consumatori con un valore di 120 contro 119 dell’India. Nel trimestre in questione, il maggiore calo di fiducia dei consumatori è stato registrato a Taiwan (-12), Argentina (-5), Australia (-5), Cina (-5), Olanda (-5), Stati Uniti (-5), Brasile (-4), India (-4), Italia (-4), Norvegia (-4) e Arabia Saudita (-4).
Pessimisti d’Italia
In Italia la fiducia dei consumatori è diminuita costantemente negli ultimi 6 trimestri, raggiungendo un valore di 41 nel secondo trimestre del 2012, 4 punti in meno rispetto al periodo precedente. “L’attuale congiuntura – dichiara Roberto Pedretti, managing director, Nielsen Italia – e il ritardo nell’attuazione di misure in grado di accellerare lo sviluppo economico continuano a impattare il livello di fiducia dei consumatori. Tutti gli indicatori principali sono peggiorati nell’ultima tornata della survey: virtualmente il 98% degli italiani pensa che il Paese sia in recessione e uno su quattro dichiara di non avere denaro rimanente dopo aver coperto le spese essenziali. La sicurezza del posto di lavoro rimane la maggiore preoccupazione per i prossimi 6 mesi e aumenta il livello di apprensione per l’istruzione dei figli e per il crescente costo della benzina”.

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