Medibreak, la dieta mediterranea sbarca nel vending

Medibreak, la dieta mediterranea sbarca nel vending

Nasce in Puglia il progetto Medibreak, che mira a proporre nel canale vending una serie di prodotti caratteristici della dieta mediterranea anche nei pasti fuoricasa e nelle pause dal lavoro. Un progetto messo a punto da Liomatic Group, azienda di primo piano nel settore della distribuzione automatica, con la sponsorizzazione di Fondazione dieta mediterranea-onlus, che ha come scopo fondamentale la promozione, la tutela e la ricerca del modello alimentare italiano. Il progetto prevede l’installazione di una rete di distributori automatici innovativi presso scuole, uffici, palestre, ospedali e luoghi pubblici. Olio extravergine di oliva, farine di cereali, lievito naturale, frutta fresca, verdura sono alcuni degli ingredienti naturali alla base delle proposte gastronomiche che saranno disponibili presso i distributori Medibreak. L’operazione mira a rompere gli schemi nella distribuzione automatica, puntando su primi piatti (insalate di riso, di pasta e di cereali), ma anche su mandorle brindisine, dolcetti di pasta reale, biscotti cotti in forni in pietra di panifici locali, tramezzini realizzati con pane di semola e lievito naturale, taralli pugliesi, friselle, focacce al pomodoro e altri prodotti panificati. Liomatic Group dichiara di aver già condotto nel 2012 un primo test di mercato sulle postazioni Medibreak, ottenendo ottimi risultati.
“Ogni corner Medibreak – dichiara Ivan Tanziariello, amministratore delegato di Medibreak-Liomatic Puglia, nella nota stampa di annuncio – prevede monitor multimediali impiegati per creare un’interazione che attragga il consumatore e lo informi sui prodotti distribuiti nella postazione e sui principi della dieta mediterranea. Prodotti sani e di qualità, colori, suoni, un allestimento graficamente attrattivo e la
raccolta differenziata sono i valori aggiunti di questa nuovissima postazione automatica, grazie alla quale puntiamo a orientare i consumatori verso cibi salutari anche quando sono lontani da
casa e hanno poco tempo da dedicare ai pasti. Allo stesso tempo abbiamo scelto un modello di business sostenibile: le produzioni della dieta mediterranea, infatti, oltre ad avere un bassissimo impatto ambientale, tengono conto anche della filosofia del km zero”.

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