Successioni internazionali, ecco le nuove norme Ue

Successioni internazionali, ecco le nuove norme Ue

Dal 27 luglio 2012, con l’approvazione del regolamento comunitario n. 650/2012 sull’accettazione e l’esecuzione degli atti pubblici in materia di successioni, sono entrate nel diritto Ue le nuove norme destinate a ridurre i problemi di natura giuridica in caso di decesso di un familiare proprietario di beni in un altro Stato membro.
Grazie al nuovo regolamento sulle successioni transfrontaliere, proposto dalla Commissione europea e adottato formalmente dagli Stati membri, per i cittadini europei sarà più semplice affrontare gli aspetti giuridici di un testamento o di una successione internazionali.
Per contribuire al corretto funzionamento del mercato interno rimuovendo gli ostacoli alla libera circolazione di persone che attualmente incontrano difficoltà nell’esercizio dei loro diritti, si è reso opportuno facilitare il diritto di successione con implicazioni transfrontaliere. Nello spazio europeo di giustizia, i cittadini devono poter organizzare in anticipo la propria successione. I diritti di eredi e legatari, di altre persone vicine al defunto (nonché dei creditori dell’eredità) devono essere garantiti in maniera efficace.
Le norme porteranno certezza giuridica alle circa 450mila famiglie europee che ogni anno sono coinvolte in una successione internazionale. Visto però che gli europei che vivono in un Paese diverso da quello di origine sono oltre 12,3 milioni, queste disposizioni dovrebbero interessare molte più persone. Gli Stati membri adesso dispongono di tre anni per conformare la legislazione nazionale.
In questo senso, ci auguriamo che l’Italia sia tra i primi Paesi a muoversi in tale direzione
La nuova normativa agevola notevolmente le successioni internazionali, in quanto fissa un unico criterio per determinare tanto la competenza giurisdizionale quanto la legge applicabile: la residenza abituale del defunto. Inoltre, permette ai cittadini di pianificare la successione in anticipo, in un quadro giuridico totalmente chiaro.
Il regolamento introduce poi un certificato europeo di successione, che consentirà di far valere la qualità di erede o di amministratore testamentario in tutta l’Unione senza bisogno di ulteriori adempimenti. La situazione attuale – in cui può essere molto difficile far valere i propri diritti – risulterà così nettamente migliorata. Di conseguenza, i procedimenti saranno più rapidi e più economici e i cittadini potranno risparmiare tempo e denaro.
Per le imprese a gestione familiare che hanno deciso di procedere a un Patto di famiglia e che si muovono già in un’ottica europea , il nuovo regolamento comunitario introduce un meccanismo di facilitazione che dovrebbe essere considerato al più presto (ministero di Giustizia italiano permettendo…).

Luis Iurcovich

Esperto di family business
luis@iurcovich.it

© Riproduzione riservata