Ue, pubblicate le nuove norme per le denominazioni d’origine

Ue, pubblicate le nuove norme per le denominazioni d’origine

La pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea (Gu L343) del regolamento Ue 1151/2012, avvenuta il 14 dicembre scorso, conclude il lungo iter legislativo comunitario riguardante il Pacchetto Qualità.
Con le nuove disposizioni, che abrogano i regolamenti 509 e 510 del 2006, vengono introdotti principi importanti che accolgono alcune istanze avanzate negli ultimi anni dal sistema dei consorzi italiani. Tra questi: il riconoscimento di un ruolo preciso attribuito alle associazioni dei produttori e dunque, con riferimento alla realtà italiana, ai consorzi di tutela; la protezione ex-officio necessaria per garantire condizioni equivalenti e reciproche di tutela dei prodotti dop e igp in tutti gli Stati membri dell’Unione europea, la semplificazione dell’iter di riconoscimento delle dop/igp, la modifica delle procedure di riconoscimento delle stg. Inoltre, le nuove misure prevedono l’introduzione dell’etichettatura facoltativa “Prodotto di montagna” e la proposta di presentare una relazione entro il 4 gennaio 2014 sulla opportunità di prevedere un’etichettatura per i prodotti dell’agricoltura delle isole e per i prodotti da agricoltura locale e destinati alla vendita diretta. Da un punto di vista generale l’aver adottato tale regolamento nel quale si estendono all’Europa principi già consolidati in territorio italiano rappresenta un successo importante per il nostro Paese e in particolar modo per tutti i consorzi di tutela che già da tempo hanno dimostrato la validità di tali argomenti.
“L’entrata in vigore del nuovo regolamento sui regimi di qualità dei prodotti agroalimentari – dichiara Giuseppe Liberatore, presidente di Aicig-Associazione italiana consorzi indicazioni geografiche, in una nota stampa – apporta novità positive al sistema di tutela finora operante ed attribuisce un grande riconoscimento al ruolo dei consorzi. Restano ancora da risolvere alcuni aspetti attualmente in discussione a Bruxelles nell’ambito dell’ocm unica».

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