Conad Sicilia, 300 milioni di fatturato nel 2012

Conad Sicilia, 300 milioni di fatturato nel 2012

Conad Sicilia festeggia i 40 anni di attività con un fatturato 2012 di quasi 300 milioni di euro per oltre 1.700 addetti impiegati, raggiungendo una quota di mercato del 10 per cento. Il patrimonio netto ammonta a 22 milioni di euro – in crescita del 7% rispetto all’anno precedente –, in grado di assicurare la continuità dell’impresa e il futuro delle nuove generazioni. La cooperativa ha acquistato merci da fornitori locali per 32 milioni di euro, offrendo opportunità di sviluppo a tanti piccoli e medi produttori e favorendo l’esportazione nei 7 punti di vendita Conad aperti a Malta.
Conad Sicilia oggi è una cooperativa di 164 soci imprenditori indipendenti, che raggiungono 400mila famiglie siciliane con 194 punti di vendita, per una superficie di oltre 86mila metri quadrati.
Conad Sicilia ha voluto ripercorrere i 40 anni di attività con un libro “Conad Sicilia 40 anni di storia per il futuro. 1973-2013”, presentato al teatro Garibaldi di Modica nel corso della tavola rotonda “Conad Sicilia 1973-2013: al Sud si può”, a cui hanno partecipato il direttore generale Conad Francesco Pugliese, il direttore generale Conad Sicilia Giorgio Ragusa, il presidente della Commissione attività produttive all’ARS Bruno Marziano, il presidente di Legacoop Sicilia Elio Sanfilippo e il presidente regionale di Confcommercio Sicilia Pietro Agen.
“Rileggere la storia di quarant’anni di Conad Sicilia – sottolinea il direttore generale Giorgio Ragusa –, il suo divenire in epoche diverse, ognuna con i propri chiaroscuri, l’affermarsi certamente faticoso di un modello cooperativo che ha radici nello sforzo collettivo di tanti uomini e tante donne, ci rende orgogliosi. E’ un impegno che vorremmo diventasse patrimonio comune per superare la crisi economica, nell’interesse del Paese e non solo del sistema produttivo locale. Vogliamo crescere con i nostri soci e ambire a traguardi sempre più alti, valorizzando le specificità che ci rendono distintivi in quel difficile mercato che è la grande distribuzione.”

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