Atisale, al via il progetto Cuor di Mare

Atisale, al via il progetto Cuor di Mare

Si apre un nuovo capitolo per la categoria del sale nei punti vendita della gdo: il progetto Cuor di Mare introduce una vera e propria strategia di marca a 360° in un settore caratterizzato da un’accentuata commoditizzazione del prodotto. Lo presenta Roberto Badalucco, amministratore delegato di Atisale, in un’intervista a Domenico Apicella per foodweb.it. In occasione di Tuttofood, l’azienda ha lanciato la nuova linea Cuor di Mare (quattro referenze) per la gdo, in commercio da questo mese e disponibile nelle versioni classico e iodato, con cui nel prossimo biennio s’intende aumentare sempre di più la quota nel canale retail. Il 2012, peraltro, si è chiuso in modo positivo per Atisale, a un anno dall’ingresso nell’orbita della siciliana Sosalt. Specialista della distribuzione di sale su tutto il territorio nazionale e della fornitura di sale alle principali insegne della gdo italiana, l’azienda ha chiuso l’esercizio dello scorso anno con un fatturato di 36 milioni di euro, registrando una crescita del 4% rispetto al 2011, raggiungendo una redditività operativa del 12,5%, con un margine operativo lordo di circa 4,5 milioni di euro. L’esercizio si è chiuso con un utile netto di 1.000.025 mila euro, otto volte superiore rispetto al bilancio 2011.
Il prossimo obiettivo finanziario per l’azienda è quello di raggiungere una redditività operativa delle vendite pari al 20% nel 2014. Il valore del fatturato proveniente dalla gdo si è attestato a 8 milioni di euro, pari a circa il 22% del bilancio. Sulla base del piano industriale messo a punto dal consiglio di amministrazione, le previsioni per il 2013 indicano una crescita del fatturato pari al 5%, con un incremento del 25% nella gdo per un fatturato complessivo di 9,5 milioni di euro.
In termini di volume, le vendite nel 2012 hanno raggiunto le 530mila tonnellate di prodotto, di cui 470mila tonnellate di sale marino italiano, che rappresenta il 70% della produzione totale dell’azienda. Per il biennio 2013‐’14 sono inoltre previsti investimenti per circa 9 milioni di euro, di cui 5,3 milioni di euro per il potenziamento dei processi produttivi, 2,3 milioni di euro in progetti di ricerca con focus sull’incremento del livello di sicurezza e salvaguardia dell’ambiente e 1,4 milioni di euro in azioni di marketing e comunicazione. Con 190 dipendenti, la produzione si concentra nelle saline marine di Margherita di Savoia (Bt), Sant’Antioco (CI), per una capacità complessiva di oltre 7 milioni di tonnellate all’anno. Del perimetro aziendale fa anche parte la salina mineraria di Volterra, le cui concessioni sono detenute da Atisale, la cui potenzialità produttiva annua è di circa 100mila tonnellate di sale vacuum. Dal 2011 Atisale è controllata da Sosalt, società siciliana proprietaria di gran parte delle saline della provincia di Trapani, con una produzione di circa 80mila tonnellate annue, con un forte focus sul mercato estero che incide per il 20% sul fatturato totale (11 milioni).

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