Nuovi pack salvafreschezza per Tesco e Co-op

Nuovi pack salvafreschezza per Tesco e Co-op

Dopo i test, lo scorso anno, sui nuovi pack salvafreschezza per fragole, pomodori e avocado (vedi qui) da parte di Marks & Spencer e Tesco, ora il retailer britannico numero uno ci riprova, e con lui Co-operative Food.
Tesco si è rivolto all’azienda inglese Paragon Print & Packaging per sviluppare uno speciale film perforato che applicherà alla sua confezione di asparagi. Secondo il fornitore, il film è in grado di limitare la perdita di umidità all’interno delle confezioni, rallentando così l’inizio dei fenomeni di indurimento e fibrosità che solitamente si verificano dopo quattro giorni a scaffale. Gli asparagi acquisterebbero due giorni di shelf life proprio grazie al pack, in grado di migliorare gusto, consistenza e aspetto del contenuto. Paragonata alla vendita del prodotto sfuso, tipica per gli asparagi, la nuova confezione rappresenta ovviamente un’alternativa più igienica in store, ma anche e soprattutto un’ottima soluzione al problema degli sprechi alimentari. Secondo i piani, sarà sugli scaffali di Tesco per la stagione britannica degli asparagi.
L’esempio è stato seguito dal retailer cooperativo Co-operative Food, che si è rivolto allo stesso fornitore per la sua confezione da 400 g di pomodori grandi. Il nuovo pack, che dovrebbe essere a scaffale dal prossimo mese, prevede un determinato numero di fori di precise dimensioni che permettono il controllo dell’umidità, così da aumentare di due giorni la vita del prodotto. Paragon ha condotto studi scientifici ad hoc per determinare la posizione, il numero e la dimensione dei fori da applicare alla confezione: troppi farebbero asciugare il prodotto, troppo pochi lo farebbero marcire.
Oltre che alla logistica del retailer, la soluzione va a tutto vantaggio degli shopper, che possono così ottimizzare il budget famigliare evitando di cestinare pomodori non ancora consumati. Secondo Wrap, infatti, circa il 60% dei rifiuti alimentari delle famiglie britanniche deriva da cibi non consumati in tempo, soprattutto deperibili o dalla breve shelf-life, per un controvalore di 6,7 miliardi di sterline.
di Silvia Fornari

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