UK, a mangiar male si impara in tv?

UK, a mangiar male si impara in tv?

Che i britannici non siano campioni della sana alimentazione può essere un luogo comune, ma è comunque un dato di fatto che si stiano moltiplicando nel Regno Unito le iniziative – istituzionali, ma anche da parte di retailer e industria – per promuovere una corretta dieta presso i sudditi di Sua Maestà, sempre più spesso inclini allo ‘snacking’ in sostituzione dei pasti.

La British Nutrition Foundation, per esempio, ha lanciato la Healthy eating week, che si svolgerà dal 3 al 7 giugno prossimi per educare i giovani di tutto il Paese a una dieta salutare e all’importanza dell’attività fisica; fra i partner anche l’ente britannico Seafish, che contribuirà con diverse iniziative per promuovere i benefici del consumo di pesce.

La settimana scorsa quasi 1.000 dipendenti di Waitrose hanno dedicato un giorno come volontari alla promozione della sana alimentazione presso le scuole elementari; oltre 200 filiali dell’insegna hanno preso parte all’iniziativa, raggiungendo circa 15mila bambini. Dal canto suo invece il brand di surgelati Birds Eye sta lanciando la terza fase del programma The great food journey in collaborazione con 3.500 scuole, per insegnare la provenienza del cibo e le caratteristiche di una dieta sana. Mentre lo scorso febbraio Kingsmill ha dato il via all’iniziativa The breakfast squad per insegnare ai bambini delle scuole tra i 4 e gli 11 anni i benefici di una colazione nutriente.

Ma fra le cause di questo errato rapporto con il cibo potrebbe esserci anche la tv? A suggerirlo è uno studio di Co-operative Food, condotto con la Liverpool John Moores University Business School. La ricerca ha evidenziato infatti che i protagonisti delle più seguite soap opera britanniche conducono stili di vita irresponsabili, con alti livelli di alimentazione malsana, consumo di alcool e totale mancanza di esercizio fisico. Nelle quattro soap analizzate – Coronation Street, EastEnders, Emmerdale e Hollyoaks – per un periodo di due settimane, il 72% del cibo consumato dai protagonisti era non salutare, il 57% delle bevande erano alcoliche o zuccherate, contro il 6% di quelle considerate ‘healthy’, si bevevano grossi quantitativi di caffè e tè e solo cinque volte ci sono stati esempi o riferimenti all’attività fisica.

Emmerdale è risultata la peggiore di soaplandia, con il 79% di alimenti insalubri e il 53% di bevande alcoliche; in due episodi un pensionato beve whisky di fronte a un adolescente, mentre un altro, cardiopatico, consuma alcolici nel 62% delle scene. In seconda posizione EastEnders, dove si fuma molto e non si contempla alcuna attività fisica; in Hollyoaks gli alcolici arrivano al 91% delle scene ma, va detto, una protagonista si reca una volta in palestra. La soap più ‘sana’ è Coronation Street, in onda sul piccolo schermo inglese dal 1960: il 41% del cibo consumato è salutare e in un episodio due bambini vanno anche in piscina. Purtroppo all’uscita mangiano un sacchetto di patatine.

La parola, ora, va agli sceneggiatori.

di Silvia Fornari

© Riproduzione riservata