Private label, prosegue l’avanzata in tutta Europa

Private label, prosegue l’avanzata in tutta Europa

Anche nel 2012 ha risuonato per le corsie e alle casse di iper e super di tutta Europa la marcia trionfale degli store brand: la quota di mercato delle private label è cresciuta infatti in 18 Paesi su 20 secondo i rilevamenti Nielsen per l’Annuario del marchio del distributore 2013 Plma, malgrado l’aumento delle attività promozionali dei big brand industriali.
Le marche commerciali risultano ormai maggioritarie nelle vendite complessive nel largo consumo (food e non food) in due Paesi: Svizzera (53%) e Spagna (51%). Una quota di mercato oltre la soglia del 40% si registra in quattro Paesi: Regno Unito (45%), Germania (42%), Belgio (41%) e Portogallo (44%). In Francia, l’incidenza delle private label supera il 34 per cento.
L’escalation annua più rilevante, peraltro, per i marchi del distributore spetta alla Polonia, dove la quota di mercato è aumentata di oltre 3 punti, raggiungendo il 28 per cento. Ungheria e Slovacchia hanno superato il 30%, mentre la Repubblica Ceca è rimasta al 27 per cento.
Nel Nord Europa, Paesi Bassi, Svezia e Danimarca hanno visto aumenti superiori a un punto percentuale, mentre in Finlandia ha superato il 29 per cento. Anche tra i Paesi mediterranei, Italia e Turchia hanno guadagnato più di un punto ciascuna, raggiungendo il livello del 20%, mentre in Grecia l’aumento è stato inferiore a un punto, ma arrivando al 24 per cento.
Tra i reparti food e non food dominati dalle private label, si riconfermano in pole position i prodotti in carta, con oltre la metà dei prodotti venduti in 11 dei 12 Paesi monitorati. Tra gli alimentari surgelati, il marchio del distributore rappresenta la maggior parte dei prodotti venduti in 10 Paesi su 17, così come oltre la metà del pet food e pet care venduti in 8 Paesi su 14 è appannaggio degli store brand.
Nel medio periodo, l’avanzata delle marche private in alcuni Paesi secondo Nielsen risulta particolarmente evidente: dal 2000 al 2012 la loro quota di mercato in Spagna è cresciuta dal 22% al 51%, in Francia è passata dal 24% al 36%, mentre la quota in Germania è aumentata dal 29% al 42% e nei Paesi Bassi dal 21% al 29 per cento.

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