Progetto innovativo di responsabilità sociale per Apicoltura Casentinese, che ha fornito materiali e attrezzature alla cooperativa agricola aManiNude, nata di recente per creare nuova occupazione per soggetti svantaggiati – tra cui ex-detenuti ed ex-tossicodipendenti – nel settore della produzione apistica biologica (miele, polline e pappa reale).
Si tratta di un’attività alla sua prima stagione apistica: Apicoltura Casentinese ha fornito a condizioni di prezzo e di pagamento agevolate 60 famiglie di api, arnie, vestiario e smielatori oltre a un sostegno di formazione.
La nascita di aManiNude è legata al Ceis-Centro di Solidarietà di Arezzo, attivo da 30 anni nel campo del trattamento delle tossicodipendenze, all’associazione I Care, che opera dal 1998 nei centri giovanili e nelle scuole per la prevenzione del disagio e alla cooperativa sociale I Care ancora, che ha come l’obiettivo di creare posti di lavoro stabili in vari settori, a favore di soggetti con difficoltà di inserimento.
“Creare nuova occupazione oggi equivale a una missione sociale – dichiara Francesco Baroni, responsabile della cooperativa e uno dei soci fondatori di aManiNude in una nota stampa – Noi abbiamo pensato d’investire in un’agricoltura di qualità, soprattutto apicoltura biologica. Per una giovane azienda come la nostra, questo vuol dire dialogare con il territorio, con le sue potenzialità e le sue risorse, nel nostro caso il Casentino e la Toscana. Abbiamo trovato in Apicoltura Casentinese un soggetto attento ai nostri progetti ed interessato al buon esito dei nostri impegni”.
Apicoltura Casentinese, progetto di Csr per una coop di bioapicoltori
© Riproduzione riservata