Barilla, accordo green con Coprob per la rotazione delle colture

Barilla, accordo green con Coprob per la rotazione delle colture

Accordo orizzontale tra filiere per Barilla e Coprob-Cooperativa Produttori Bieticoli, ai vertici nella produzione di zucchero italiano (brand Italia Zuccheri). Il protocollo d’intesa tra i due gruppi s’inserisce nel Progetto Filiere Integrate di Barilla, ideato per promuovere collaborazioni orizzontali per favorire la competitività del sistema agroalimentare italiano.
Per cominciare, sarà promossa la massima integrazione tra le filiere del grano duro e dello zucchero in diverse aziende del Nord Italia, ma sono previsti sviluppi con altre filiere.
L’accordo mira a sviluppare ulteriormente la pratica della rotazione delle colture, per ottenere una resa migliore per gli agricoltori, oltre a costi di produzione e un impatto ambientale più contenuti. In particolare, i soci di Coprob saranno accompagnati in un percorso almeno triennale di assistenza tecnica al ricorso alle tecnologie di ultima generazione, con notevoli vantaggi in termini di sostenibilità ed efficienza. L’intesa mette in pratica quanto emerso con l’iniziativa “Campi Aperti”, la sperimentazione condotta in Italia tra 2011 e 2013 sui campi di numerose aziende italiane fornitrici di grano di Barilla. L’avvicendamento colturale con rotazioni di cereali, leguminose, proteoleaginose e orticole ha consentito di produrre un grano duro di maggior pregio migliorando la fertilità del terreno, incrementando la biodiversità, riducendo l’impatto ambientale e incrementando il valore economico per gli operatori della filiera italiana.
I soci di Coprob integrano la coltivazione del grano duro con quella della barbabietola da zucchero e hanno il diritto a inserire entrambe le proprie produzioni all’interno di filiere guidate da contratti di coltivazione sottoscritti dalle aziende firmatarie, che vanno a premiare le pratiche di sostenibilità adottate.
Obiettivo finale dichiarato del Progetto Filiere Integrate orizzontale è permettere agli operatori agricoli di sviluppare un sistema di avvicendamento colturale sostenibile senza sprechi produttivi. Questo risultato è possibile grazie all’integrazione dei metodi tradizionali di coltivazione con le tecnologie di ultima generazione di granoduro.net, un sistema web sviluppato da Horta – spin off dell’Università Cattolica di Piacenza e partner di Barilla – in grado di fornire informazioni agli operatori agricoli in ogni fase del ciclo di coltivazione. L’adozione di corretti avvicendamenti e l’utilizzo di sistemi di supporto delle decisioni hanno ridotto fino al 30% le emissioni di CO2 e i costi di produzione. “La firma del protocollo di intesa per la collaborazione orizzontale con la filiera dello zucchero – afferma Luca Ruini, responsabile Ambiente e Sicurezza di Barilla, in una nota stampa – è un passo molto importante verso quella che possiamo definire una rivoluzione agricola sostenibile che Barilla ha iniziato a immaginare già negli anni Novanta. Il Progetto Filiere Integrate è in continua evoluzione. Barilla è in contatto con i principali operatori agroalimentari che hanno intrapreso un percorso di sostenibilità ambientale simile al nostro, per lo sviluppo di future attività congiunte e sinergiche al fine di rendere il sistema agricolo italiano più competitivo verso i sistemi agricoli di altri Paesi”.
“Coprob prosegue le azioni a sostegno della filiera integrata dello zucchero italiano, proiettando verso il futuro la produzione nazionale – dice Claudio Gallerani, presidente di Coprob – Dal 2004 abbiamo valorizzato tutta la nostra produzione come ‘zucchero 100% italiano’ con cui Italia Zuccheri si è affermata, negli ultimi dieci anni, per la fornitura dell’unico zucchero certificato italiano. La nostra forza risiede negli oltre 5.700 agricoltori italiani soci della cooperativa, che ci consentono di produrre oltre il 60% dello zucchero italiano destinato a consumatori, artigiani e industria alimentare. Coprob e Italia Zuccheri hanno sposato questo progetto di collaborazione con Barilla perché l’assistenza continua agli agricoltori nella scelta delle migliori pratiche è da sempre parte integrante della nostra responsabilità sociale e ambientale”.

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