Marca, in un sondaggio di Food il parere di espositori e visitatori

Marca, in un sondaggio di Food il parere di espositori e visitatori

Bilancio più che positivo per MARCAbyBolognaFiere (15-16 gennaio), private label conference and exhibition, il Salone dei prodotti a marca del distributore nella distribuzione moderna, l’unico nel panorama fieristico italiano dedicato alla marca commerciale.
Da un sondaggio condotto direttamente da Food presso gli espositori e i visitatori, emerge una netta soddisfazione degli operatori per l’utilità e la qualità dei contatti e per le opportunità di business della due giorni di Bologna. In vista della prossima edizione, c’è un ampio margine di miglioramento, invece, – sempre a detta dei manager intervistati, sia dell’industria sia della gdo – per la parte convegnistica.
La rassegna – organizzata con il patrocinio di Adm,con cui BolognaFiere ha recentemente rinnovato l’accordo di collaborazione fino al 2019 – ha ospitato oltre 450 espositori, su una maggiore superficie espositiva (+6%) rispetto all’edizione 2013, e una ventina di retailer presenti (Auchan, Billa, S&C Consorzio Distribuzione, Conad, Consorzio C3, Consorzio Coralis, Coop, Crai, Despar, Dico-Gruppo Tuo, Interdis, Marr, Selex, Sigma, Sisa, Simply) che compongono anche il Comitato scientifico della manifestazione. Sempre più marcata l’apertura internazionale, con visitatori professionali provenienti soprattutto da Germania, Austria, Svizzera, Russia e Svezia con l’obiettivo di rafforzare la presenza del made in Italy nelle catene distributive di tutto il mondo.
Sono stati oltre 400 gli incontri b2b programmati fra buyer ed espositori nella International Lounge per trovare nuove collaborazioni destinate ad aumentare la presenza del made in Italy nelle catene distributive di tutto il mondo. In Italia sono molte le insegne della grande distribuzione nazionale che già da anni vendono e promuovono il prodotto italiano all’estero tramite l’appoggio di piattaforme che le legano ad altre catene europee, come pure i copacker nazionali che spingono il prodotto italiano oltreconfine. Quello della marca privata ha raggiunto una quota del 17,9% con un aumento a valore del 4% e a volume dell’1,2 %, rispetto all’anno precedente, per un giro d’affari pari a 7,55 mld di euro e con previsioni di crescita a due cifre per i prossimi dieci anni.
Sull’evoluzione in atto nell’ambito delle marche commerciali in Italia interviene Guido Cristini, coordinatore scientifico dell’Osservatorio sulla marca privata, in un’intervista esclusiva per foodweb.it a Maria Cristina Alfieri.

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