Australia, soft drink addio?

Australia, soft drink addio?

Forse è ancora presto per affermare che gli australiani non amano più le bibite gassate, ma sta di fatto che negli ultimi cinque anni il consumo settimanale medio di soft drink come cole e limonate è calato dal 56 al 49 per cento.

Secondo l’istituto di ricerca australiano Roy Morgan Research, infatti, tra gennaio 2009 e dicembre 2013 il consumo di acqua minerale frizzante è passato dal 7 all’8% e i cosiddetti ‘mixer’, come acqua tonica e dry ginger age, sono cresciuti dal 10 al 12%: si tratta ovviamente di categorie meno frequentate rispetto a Coca Cola, Sprite, Fanta e simili, ma la loro progressione si contrappone al graduale declino dei soft drink tradizionali. Quindi stanno forse aumentando i consumatori di bibite gassate diverse?

“Contemporaneamente al cambiamento delle preferenze dai soft drink ad alto contenuto di zucchero come le cole e le limonate ad altre bevande gassate più salutari e ‘naturali’ – ha commentato Angela Smith, group account director consumer products di Roy Morgan Research –, abbiamo visto un maggior fermento di marketing nel segmento, da Lipton che ha da poco lancato i tè freddi frizzanti, alla nomina di Scarlett Johansson come ambasciatrice globale del brand Sodastream. Sebbene i giovani australiani non siano così amanti di acqua minerale frizzante e mixer come la generazione precedente, il generale spostamento a queste bevande sta cambiando la natura del mercato beverage non alcolico. Non solo ci stiamo allontanando gradualmente dai soft drink, ma stiamo anche diminuendo il consumo di succhi di frutta, energy drink e bevande funzionali rispetto a cinque anni fa. Sembra che i nostri gusti stiano lentamente ma con decisione virando verso bevande più leggere e meno aromatizzate”.

I drink gassati (non soft) sono infatti popolari soprattutto per la generazione dei cosiddetti ‘baby boomers’ (nati cioè fra il 1946 e il 1960), con il 16% che beve mixer e il 10% acqua minerale frizzante in sette giorni di media, due percentuali superiori al dato nazionale. Anche i ‘pre-boomers’ (nati prima del 1946) apprezzano i mixer (il 17% li beve), ma sono appassionati di acqua minerale gassata solo nel 7% dei casi.

Secondo Roy Morgan Research, le generazioni ‘Y’ (nati fra il 1976 e il 1990) e ‘Z’ (nati fra il 1991 e il 2005) sono meno amanti dell’acqua minerale e dei mixer e più propensi a bere soft drink rispetto alle generazioni dei boomer. Tuttavia, anche il loro consumo di soft drink è in graduale declino.

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