Asda, rapporto choc sui cambiamenti climatici

Il rivenditore britannico ha stimato gli effetti del global warming sulla sua catena di approvvigionamento
Asda, rapporto choc sui cambiamenti climatici

L’allarme arriva da uno studio commissionato dal retailer inglese Asda. Con i mutamenti del clima in atto, sarebbero a rischio ben il 95% dei prodotti freschi offerti dalla catena di supermercati. Fuori dalle conseguenze dirette dell’aumento della temperatura, resterebbero insomma solo le poche coltivazioni facilmente spostabili in altre zone. Il rapporto, realizzato attraverso una mappatura integrale della supply chain, spinge l’insegna ad accelerare nei suo piani di riduzione delle emissioni inquinanti, chiedendo però la collaborazione dell’intera industria. D’altronde, sempre secondo la ricerca, che verrà pubblicata integralmente nel mese di giugno, gli effetti del global warming si notano già distintamente, con inevitabili ripercussioni nel giro d’affari. “Alcuni dei risultati sono peggiori delle aspettative – commenta Chris Brown, sustainable business director di Asda -, anche perché un’analisi condotta in questo modo consente di quantificare concretamente l’impatto. Diventa quindi un imperativo per tutti approntare una serie di strategie comuni, anziché lasciare l’emergenza alle generazioni future. Più che interventi tattici, però, occorre un vero piano operativo strutturale”. Intanto tra le prime mosse annunciate dal player c’è quella di intensificare la lotta agli sprechi d’acqua, condividendo con l’intera filiera i progetti per una gestione idrica più efficiente. In tal senso, si pensa anche all’ipotesi di legare le aziende fornitrici a contratti di lungo termine, in cambio di investimenti nelle procedure ecofriendly, seguendo i tanti modelli virtuosi presenti in giro per il mondo. Un valido sostegno ai propositi green di Asda può arrivare inoltre direttamente dagli shopper, sempre più sensibili alle tematiche ambientali e alla provenienza dei prodotti.

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