Febbre da mondiali, per gli inglesi vale 1,3 miliardi di sterline

Due indagini di mercato analizzano le opportunità di business per le insegne in relazione ai risultati della nazionale di calcio
Febbre da mondiali, per gli inglesi vale 1,3 miliardi di sterline

La passione dei tifosi inglesi può servire un assist molto propizio per le casse dei retailer. Una ricerca condotta dalla piattaforma online Vouchercodes svela, infatti, che ogni gol della nazionale allenata da Roy Hodgson varrebbe circa centosessanta milioni di sterline per i fatturati dei rivenditori di generi alimentari. Un vero e proprio toccasana per il sell out dei supermercati, insomma, capace di arrivare a 1,3 miliardi di sterline in caso di approdo in finale. In gioco, insomma, avversarsi permettendo, c’è una notevole occasione di incrementare il giro d’affari, grazie ai momenti di convivialità e all’entusiasmo dei supporter, con i consumi di birra in testa nelle proiezioni di crescita. “La Coppa del Mondo è certamente l’evento maggiore dell’anno per il commercio a dettaglio – ha commentato Claire Davenport, amministratore delegato di Vouchercodes -. Capita inoltre in un momento particolarmente favorevole, dato che la fiducia dei consumatori è ai massimi dal settembre del 2007”. L’effetto benefico della competizione sportiva è ribadito anche dai rilevamenti di Mintel. La società di ricerche di mercato ha stimato che oltre il 9% degli shopper britannici è interessato a provare cibi e bevande tipici brasiliani. Il 17%, invece, vorrebbe assaggiare specialità diverse, in relazione alle nazionali che guarderà in televisione durante il torneo. “Il Brasile è sotto i riflettori dei media e quest’influenza spinge i consumatori a ricercare prodotti Sudamericani con sempre maggiore curiosità – ha spiegato Richard Cope, senior trend consultant di Mintel -. Le bevande a base di guaranà, cachaca e la birra Brahma hanno un potenziale di vendite enorme, come del resto la frutta. Tra l’altro la conoscenza e la percezione del Brasile da parte degli inglesi appare piuttosto datata, quindi c’è un vasto territorio di novità commerciali da esplorare”.

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