Food&fashion, un binomio vincente

Gli imprenditori della moda investono anche nell'alimentare, che considerano strategico per valorizzare l'eccellenza del made in Italy
Food&fashion, un binomio vincente

Se due indizi fanno una prova, allora possiamo ufficialmente affermare che i grandi della moda stanno investendo nel food, perchè lo considerano un settore sempre più strategico per favorire la crescita sistemica del made in Italy. Renzo Rosso lo ha fatto con il biologico. Il patron di Diesel infatti dopo aver acquisito il 25% della società Natura Sì punta a sviluppare punti vendita e locali in Italia e all’estero. “Il bio è il lusso del cibo. Il futuro sarà tutto bio. Basta inquinare i terreni con prodotti chimici e rovinare l’ambiente. In tutto il mondo il bio cresce a due cifre e il nostro cibo è apprezzato in tutto il mondo. Noi che abbiamo 500 negozi nel mondo di moda pensiamo di sviluppare un grande progetto nel settore. Lo spazio c’è. Farinetti ha aperto una strada che può essere percorsa anche da altri e anche meglio” ha dichiarato all’assemblea annuale di Confimprese, l’associazione del commercio moderno davanti a una platea di un centinaio di imprenditori e di manager. Sembra dargli ragione, anche se in modo diverso, Sandro Veronesi, il patron di Calzedonia, che ha aperto alcuni locali Emporio di Vino a Verona e a Milano. Il risultato è talmente soddisfacente che sembra stia partendo il progetto di espansione in Italia e all’estero.  Così come Pietro Marzotto, l’industriale di Valdagno, che dopo aver acquisito il 100% di Peck dalla famiglia Stoppani, vuole esportare in tutto il mondo prodotti di gastronomia premium. Oltre che in Giappone e a Dubai, dove sono già presenti, il piano di espansione prevede l’apertura di numerosi  punti vendita nelle principali location internazionali. È, proprio il caso di scrivere che il fashion si sposa con il food, l’Italian food. Una strada questa che sarà seguita da alcune catene della gdo come Conad e Sigma, ma anche della ristorazione come Rosso Pomodoro e da joint venture come Autogrill e Eataly oppure da catene di bar come Lavazza, illy, Segafredo e Vergnano solo per citarne alcuni.

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