Prandelli e la Nazionale promuovono i prodotti dop e igp

Partita ieri la campagna di comunicazione 'iomangioitaliano' per valorizzare le nostre produzioni tipiche
Prandelli e la Nazionale promuovono i prodotti dop e igp

Il made in Italy ‘scende in campo’. La campagna istituzionale ‘iomangioitaliano’, realizzata dal Mipaaf in collaborazione con la Figc, ha un testimonial di eccezione: il commissario tecnico della Nazionale di calcio, Cesare Prandelli, protagonista dello spot lanciato ieri sera in occasione dell’amichevole Italia – Lussemburgo.

Obiettivo prioritario della campagna di comunicazione incentrata sulle eccellenze italiane è quello di contrastare la contraffazione attraverso l’informazione e aumentare il grado di conoscenza in particolare dei marchi dop e igp, tra i consumatori italiani, raccontandone il valore e le caratteristiche distintive. Come dimostrano le ultime statistiche, in Italia solo un terzo dei consumatori conosce i prodotti sinonimo di sicurezza e qualità certificati con le denominazioni d origine e le indicazioni geografiche (36% dop e 32% igp), mentre la media europea si attesta addirittura al 14%.

“La campagna #iomangioitaliano – ha dichiarato il Ministro Maurizio Martina – promuove il made in Italy agroalimentare di qualità contraddistinto con i marchi dop e igp che i consumatori possono trovare sull’etichetta dei prodotti che acquistano. Questi simboli sono sinonimi di controlli, sicurezza e qualità e rappresentano un mondo fatto di 150mila imprese e oltre 12 miliardi di euro di fatturato, fondamentali per l’economia del nostro Paese”.

“Siamo leader al mondo per qualità – ha proseguito il Ministro – con 264 prodotti food e 523 wine, con un altissimo potenziale, in termini di export, legato alla sfide della promozione e della tutela anti-imitazione nei Paesi esteri. È bene ricordare che i prodotti tipici rappresentano la garanzia di una filiera produttiva completamente tracciabile e controllata; una provenienza certa delle materie prime, il territorio di produzione ed il metodo di produzione. A meno di un anno da Expo 2015,vogliamo porre l’attenzione su una cultura del cibo che mostri come questi sistemi di produzione siano sinonimo di qualità, capacità e dedizione di chi ogni giorno opera ricercando l’eccellenza”.

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