Export, dove l’olio d’oliva italiano è più forte?

Stati Uniti, Canada e Giappone sono i Paesi core, ma il quadro che emerge è positivo ovunque. Cresce nel mondo la domanda del prodotto di qualità anche attraverso azioni di incoming in Italia di operatori e buyer esteri
Export, dove l’olio d’oliva italiano è più forte?

Dagli Stati Uniti, al Canada, al Giappone ad Hong Kong, all’Austria e Singapore l’olio italiano detiene la pole position; mentre in Brasile, Cina, Corea, India e Russia gareggia tra le prime quattro postazioni di mercato, ma indossa sempre la maglia rosa per la qualità dell’extravergine e per il valore del prodotto esportato. Ecco la mappa del posizionamento della categoria per singolo Paese stilata da Unaprol ed Ice che stanno intensificando i rapporti di collaborazione per promuovere l’oro verde made in Italy nel mondo.

STATI UNITI – Nel mercato americano l’Italia detiene una quota di mercato pari al 51%. Cresce in valore del 2% nel 2013 rispetto al 2012 e detiene una quota di mercato pari a al 54%.

AUSTRIA – Primato dell’Italia con una quota nel 2013 al 48%.

BRASILE – L’Italia sul mercato brasiliano occupa la quarta posizione come fornitore di oli vergini, dopo Portogallo, Spagna e Argentina detenendo una quota pari al 7%. L’analisi dei dati in volume evidenzia però un aumento del 2% nel 2013 rispetto al 2012 delle quantità importate dall’Italia. La tendenza si mostra analoga analizzando i dati in valore.

CANADA – Italia in pole position con una quota di mercato per il 2013 pari al 70%.con, a partire dal 2009, un trend in crescita.

CINA – L’Italia è il secondo fornitore di oli vergini. Nel 2013 detiene una quota di mercato, pari al 21%. I dati in valore evidenziano un’analoga tendenza e un incremento del 16% delle importazioni cinesi in valore dal nostro paese nel 2013, rispetto al 2012.

COREA – In Corea l’Italia occupa il secondo posto come fornitore di oli vergini e si evidenzia una incremento delle quantità pari al 14% nel 2013 rispetto al 2012. Analoga tendenza al rialzo è riscontrabile anche nei valori (+37% nel confronto con il 2012).

GIAPPONE – L’Italia è il primo fornitore di oli vergini, con una quota ascrivibile al 45%. Nel 2013 rispetto al 2012 si osserva un aumento del 6% delle quantità importate dal Giappone, rispetto all’anno precedente.

HONG KONG L’Italia detiene la posizione di primato fra i fornitori di oli vergini sul mercato di Hong Kong, con dati in tenuta nel confronto 2013 su 2012.

INDIA – L’Italia è il secondo fornitore di oli vergini del mercato indiano.

RUSSIA – L’Italia è il secondo paese con una quota del 26%. Le quantità importate sono cresciute del 18% nel 2013 rispetto al 2012. Analogo andamento per i dati in valore.

SINGAPORE – L’Italia detiene la prima posizione fra i fornitori di oli vergini, con un aumento bel 2013 rispetto al 2012 sia sul fronte dei volumi, sia sul fronte dei valori.

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