IV gamma, Italia sul tetto d’Europa

Il consumo pro capite di 1,6 kg è il più alto tra i principali mercati europei. Comodità, praticità e alto contenuto di servizio i driver dello sviluppo della categoria
IV gamma, Italia sul tetto d’Europa

La quarta gamma è ‘prima’ in Italia. Sul fronte dei consumi pro capite i connazionali si stanno sempre più orientando su vegetali e frutta in busta, grazie alla loro praticità d’utilizzo. A decretarlo è lo studio ‘Tendenze internazionali nel mercato della IV gamma: un mercato in evoluzione’ realizzato da Nomisma e presentato in occasione del Cibustec, dove emerge la leadership dell’Italia rispetto agli altri mercati europei con 1,6 kg nel 2013 (poco meno del 3% sul totale delle vendite di ortaggi) a fronte di 1,4 kg nel Regno Unito e 0,5 kg in Germania. Sempre secondo lo studio, il Belpaese, oltre a registrare alti consumi rispetto al benchmark europeo, è la patria dei produttori di tecnologie abilitanti per i prodotti finiti di questo settore che registra da anni tassi di sviluppo a doppia cifra in tutti i mercati.

A rendere appetibile il settore della IV gamma tra i connazionali concorrono più fattori: l’attenzione al mangiare sano, che in 5 anni ha fatto registrare aumenti dei consumi di prodotti biologici del 65%,  la tendenza a mangiare meno (un italiano su due, si dichiara sostanzialmente a dieta) e la comodità, driver fondamentale di acquisto per i target single e  famiglie dual-career.

A guidare le scelte del consumatore all’estero invece prevalgono altri elementi: prezzo basso e promozioni sono i key buying factor prevalenti sia nel mercato Uk (51% sceglie soprattutto in base a tali fattori) che in quello tedesco (47%).

Anche le occasioni di acquisto diversificano i paesi del pannel. Nel Regno Unito la diffusione di tali prodotti è certamente molto elevata: il 90% delle famiglie ha acquistato in almeno un’occasione un prodotto di quarta gamma (insalate, altri ortaggi o frutta pronti all’uso); la propensione all’acquisto in Germania coinvolge il 73% delle famiglie mentre in Italia si ferma al 64 per cento. Se la diffusione di tali prodotti è maggiore nel mercato inglese, l’Italia è però il paese in cui è più elevata la quota di famiglie in cui si consumano prodotti di quarta gamma ogni settimana (oltre il 40%).

Quali le prospettive future? Secondo quanto riportato nello studio di Nomisma le prospettive sono “positive, soprattutto se vi sarà capacità di continuare a innovare; nel medio periodo, in particolare, sono previste in crescita soprattutto le vendite di frutta di IV gamma ( sia nel Regno Unito che in Italia) ma anche quelle relative a insalate e altri ortaggi”.

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