Nestlé assumerà mille robot ‘empatici’

Parte dal Giappone la sfida futurista della società elvetica. Gli androidi interagiranno con i clienti per vendere macchine del caffè
Nestlé assumerà mille robot ‘empatici’

A dimostrarlo c’è persino un algoritmo matematico da poco pubblicato sull’autorevole rivista americana The New Scientist. I robot non provano emozioni, né saranno mai in grado di elaborare sentimenti propri. Comprendere quelli degli umani, invece, è tutto un altro discorso. E infatti per vendere i prodotti Nescafé in Giappone, Nestlé ha deciso di affidarsi ai robot empatici, capaci cioè di interagire con i clienti e comprenderne addirittura l’umore dal tono della voce e da un dispositivo di analisi dei movimenti e delle espressioni del viso. Il prototipo si chiama Pepper, è alto 120 centimetri, ha un touchpad sulla pancia e si sposta su ruote guidato da una serie di sensori integrati, contando su un’autonomia energetica di ben dodici ore grazie alle batterie agli ioni di litio. Comprende circa 4500 parole in lingua giapponese e può quindi relazionarsi amichevolmente con le persone illustrando l’offerta del brand, oppure tentando di rallegrarli con balli, canti e scherzi se percepisce che hanno bisogno di essere tirati su di morale. Gli androidi verranno utilizzati da subito come veri e propri venditori all’interno di dieci store, ma l’obiettivo della multinazionale elvetica è quello di inserirli in mille negozi su scala globale entro la fine del prossimo anno, investendo quindi sull’appeal degli androidi per migliorare la shopping experience. La tecnologia è stata sviluppata dal gigante nipponico delle telecomunicazioni  SoftBank Mobile Corp, che da alcuni mesi li impiega già in settanta negozi di telefoni cellulari, con la collaborazione del produttore francese di domotica Aldebaran Robotics. Dal prossimo febbraio, inoltre, i piccoli umanoidi saranno anche acquistabili dal pubblico al prezzo di circa 1.400 euro. 

 

 

 

 

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