Limiti e prospettive dei fornitori italiani, visti dalla supercentrale Core

La redazione di Food in collaborazione con TuttoFood intervista Gianlugi Ferrari, general manager, Camille Broquet, Int'l commercial coordinator e Ivana Mollo, head of int'l negotiation
Limiti e prospettive dei fornitori italiani, visti dalla supercentrale Core

Il made in Italy oggi esporta meno di quanto potrebbe tanto che il nostro Governo ha elaborato un piano per aumentare il valore delle esportazioni nei prossimi anni: per capire meglio le opportunità che le imprese italiane del settore devono ancora cogliere, Food ha organizzato un incontro nella cornice della fiera Tuttofood 2015 con i vertici della centrale di acquisto europea Core, che ci hanno raccontato la loro visione, a tratti anche provocatoria, sui produttori italiani all’estero e sul potenziale di sviluppo del food made in Italy. Le dimensioni delle aziende nazionali rappresentano il vero nodo da sciogliere per competere e contare sullo scacchiere internazionale. Ancora poche, secondo gli executive, le case history di successo: tra queste spicca soprattutto Rana che ha saputo costruire nel tempo un modello di business molto efficiente, pur restando una family company. Più in generale però la strada corretta da seguire per giocare un ruolo rilevante sui mercati internazionali è quella delle aggregazioni attraverso soprattutto operazioni di m&a. Ecco l’intervento integrale.

Food incontra i vertici di Core from Gruppo Food on Vimeo.

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