Granarolo e Coldiretti acquisiscono il 12,65% della Centrale del Latte di Brescia

L’operazione si pone l’obiettivo di salvaguardare la filiera lattiero casearia e le eccellenze territoriali della Lombardia
Granarolo e Coldiretti acquisiscono il 12,65% della Centrale del Latte di Brescia

Granarolo e Coldiretti hanno siglato una partnership attraverso cui raggiungeranno una quota complessiva pari al 12,65% del capitale sociale di Centrale del Latte di Brescia. L’operazione avverrà attraverso un aumento del capitale sociale di 2 milioni di euro – interamente sottoscritto da Granarolo – di Coldiretti Brescia HC, società attualmente controllata al 100% da Coldiretti e che detiene il 12,65% di CL Brescia.

In questo modo Granarolo e Coldiretti controlleranno con quote paritetiche del 50% ciascuna, il capitale sociale di Coldiretti Brescia HC Srl che cambierà ragione sociale e si chiamerà Filab, Filiera Latte Brescia. Al completamento dell’operazione Granarolo e Coldiretti, insieme a Bim (Consorzio Comuni bacino imbrifero montano di Valle Camonica-Breno) e a Latte Brescia Soc. Coop. Agricola, controlleranno una quota pari al 24,37% di CL Brescia, diventando il secondo azionista dopo il Comune di Brescia.

L’obiettivo è quello di salvaguardare le eccellenze territoriali della regione a maggior vocazione agro-allevatoriale del Paese valorizzandone le produzioni locali di latte fresco di alta qualità in particolare a seguito della fine del sistema comunitario delle quote latte, in linea con il piano strategico del ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali.

“Con questa operazione – ha commentato Gianpiero Calzolari, presidente di Granarolo – intendiamo ribadire l’impegno di Granarolo per la tutela e la salvaguardia della filiera italiana del latte e dei sistemi agroallevatoriali locali coniugando il territorio nella prospettiva di consolidamento e crescita della più grande cooperativa lattiera nazionale. Siamo certi che questa partnership consentirà di creare valore contribuendo allo sviluppo industriale della Centrale grazie anche alla capacità di Granarolo di presidiare il mercato nazionale ed internazionale”.

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