L’Italian food protagonista alla Fmi Connect di Chicago

L'ICE – Agenzia, in collaborazione con Federalimentare e le Fiere di Milano, Parma e Verona organizza per la prima volta una collettiva italiana di 52 imprese alla principale fiera del prodotto alimentare dedicata al mondo del retail
L’Italian food protagonista alla Fmi Connect di Chicago

L’Italia ha un ruolo di primo piano alla Fmi Connect di Chicago 2015, la principale fiera del prodotto alimentare dedicata al mondo del retail. E non solo perchè nel corso di questa edizione (dall’8 al 15 giugno) il Belpaese è ‘host country’.

La partecipazione italiana, guidata dal vice ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda, ha infatti come principale obiettivo quello di incrementare presso la grande distribuzione americana il numero dei prodotti autentici italiani disponibili sui loro scaffali e consolidare il presidio dei brand già presenti.

Gli Usa infatti rappresentano il più grande mercato di consumatori mondiale con 315 milioni di persone con una forte prevalenza di giovani, visto che il 34% della popolazione è under 25. Nel 2014 l’export di prodotti alimentari italiani verso gli Usa è aumentato del 6,2% rispetto al 2013, riconfermando il Paese come terzo mercato di destinazione delle nostre eccellenze alimentari e, specularmente, posizionando l’Italia all’ottavo posto della classifica dei principali fornitori. Il valore dell’export è stato di 4,28 miliardi di dollari, rappresentando una quota di mercato del 3,2% del valore delle importazioni americane.

Seppur con un incremento limitato (+0,6%), il periodo gennaio-marzo 2015 conferma la tendenza dell’aumento delle esportazioni italiane, facendo salire l’Italia al 7º posto della classifica dei paesi fornitori, nonostante una leggera diminuzione delle quote di mercato nel periodo indicato rispetto allo stesso trimestre 2014.

I dati previsionali stimano una crescita dell’export per i prodotti italiani di almeno il 5-7%, che potrà raddoppiare e raggiungere un +10-12% grazie alle attività pianificate e alla campagna media volta a promuovere l’autentico cibo italiano. Infine, una recente indagine indica come per il 50-70% dei consumatori americani intervistati è importante la provenienza certa dei prodotti, per i quali sono disposti a pagare un ‘premium price’ a fronte di una qualità garantita e certificata; il 70-80% ha inoltre dichiarato che il ‘taste’ è ciò che differenzia il cibo italiano da quello di origine diversa.

Il vice ministro Calenda, oltre a partecipare ad un fitto calendario di appuntamenti con la gdo statunitense e a incontrare le principali autorità locali, illustrerà in loco agli addetti del settore e alla stampa specializzata le attività previste dal ‘Piano straordinario made in Italy Usa 2015’.

L’evento di Chicago si configura inoltre come un’ottima occasione per presentare per la prima volta sul mercato americano il ‘Segno distintivo’ delle produzioni agroalimentari del Belpaese, The Extraordinary Italian Taste, che caratterizzerà le prossime collettive italiane in un’ottica sempre più di Sistema Italia. Un’immagine unica per la promozione del settore all’estero promossa dal ministero delle Politiche Agricole e Forestali e realizzata in collaborazione con il Ministero dello Sviluppo Economico e l’ICE-Agenzia.

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