Millennials? Una ‘generazione di buongustai’

L’Osservatorio Birra Moretti, presentato a Expo 2015, evidenzia la passione dei millennials per il buon cibo che nasce nelle regioni e viene insegnata anche dalla mamma
Millennials? Una ‘generazione di buongustai’

Nati nell’ultimo ventennio del secolo scorso, i millennials si vanno prefigurando come una ‘generazione di buongustai’ e continuano a influenzare molte tendenze sociali, culturali e naturalmente di consumo. In Italia sono circa 12,2 milioni: il 56% di essi vive ancora a casa con i genitori, il 39,5% lavora, il 18,9% studia, il 16,5% studia e lavora contemporaneamente e il 10,5% è alla ricerca di un’occupazione. L’Osservatorio Birra Moretti ha voluto puntare la lente di ingrandimento sul mondo dei giovani 18-35enni, andando a verificarne la passione per la cultura alimentare in generale e quelle italiana e regionale. Ciò che emerso in modo inequivocabile dal rapporto (realizzato su un totale campione di 602 casi di cui 16 nati all’estero) è che la cultura gastronomica li appassiona moltissimo. La grande maggioranza dei 18-35enni considera l’alimentazione un fattore importante del proprio vivere quotidiano e strettamente collegato alla propria identità: ben l’84% predilige i ristoranti locali capaci di valorizzare i piatti tipici di una regione o di un determinato territorio e un buon 75%, spinto da un pizzico di campanilismo, preferisce su tutti i cibi della propria area geografica.

L’informazione gioca un ruolo determinante: il 79% del campione dichiara di porre attenzione alla provenienza degli alimenti mentre il 78% desidera ricevere delucidazioni a 360° sul cibo.

Da segnalare, sintomo di curiosità e di voglia di conoscere, che il 50% dei 18-35enni afferma di praticare volentieri turismo eno-gastronomico.

Non stupisce dunque che, come sottolinea l’Osservatorio, fra i giovani italiani sono sempre più numerosi i foodies, ovvero gli amanti del buon cibo e del ben mangiare (circa 1 su 5) e i Beer Lover (1 su 3 fra i bevitori di birra, sono coloro che prediligono la birra a qualsiasi altra bevanda).

CIBO, PILASTRO FONDAMENTALE DEL BENESSERE PER 9 SU 10

Ai nostri millennials piace mangiare bene e non a discapito della salute. Se è vero, infatti, che per ben il 93% di essi la ‘buona tavola’ rappresenta uno dei piaceri della vita e che l’85% predilige la cucina saporita, è altrettanto vero che il 77% evita di mangiare ciò che pensa potrebbe nuocere all’organismo. L’aspetto salutistico, dunque, pare controbilanciare la pura ricerca del piacere del palato nel momento in cui si prendono in mano le posate: il 92% ritiene l’alimentazione uno dei pilastri fondamentali del proprio benessere, l’87% cerca di consumare prodotti freschi, il 67% cerca di ridurre i grassi, il 61% sta attento alle calorie, il 60% consuma alimenti integrali. Da evidenziare che 1 su 2 (il 54%) dichiara di consumare prodotti biologici e ben 1 su 3 (30%) cerca di evitare la carne.

PROFESSIONE CHEF: 4 SU 10 LA SOGNANO, SPECIE TRA IL GENTIL SESSO

L’82% dei millennials italiani si considera un buongustaio. E buona parte di essi (77%) ama cucinare a tal punto che ammontano al 33,7% coloro che hanno frequentato corsi amatoriali di cucina o di degustazione di vini e di birre. Non a caso, il 44% e il 27% del campione indica rispettivamente fra le professioni preferite per il proprio futuro quella di chef e di sommelier e la percentuale sfiora il 48% quando a rispondere sono le donne di questa generazione che reputano la professione dello Chef particolarmente aspirazionale.

Potere dei media? Forse anche, visto che il 53% degli intervistati dichiara di apprezzare e seguire Master Chef. Infine, e nonostante le limitazioni economiche, ben l’86% degli intervistati si dichiara disposto a spendere di più per acquistare cibi di qualità.

CUCINA REGIONALE: PASSIONE TOP E APPARTENENZA PER 6 SU 10

Mediamente, i nostri Millennial sentono più spiccato il senso di appartenenza alla Regione di riferimento piuttosto che alla Nazione. Ben il 59% di essi si dichiara, infatti, molto orgoglioso della Regione di nascita (apprezzata dal punto di vista delle tradizioni, della cultura, dell’arte, dell’ambiente,…) contro il 44% che si dichiara molto orgoglioso di essere nato in Italia. E, in termini di preferenze gastronomiche, il 58% si definisce fan del cibo tipico della Regione in cui è nato e dove tuttora risiede. Tutte le regioni italiane sono amate per il food dalla Generazione Buongustai e al primo posto molto spesso viene indicata – come potevamo aspettarci – la regione di residenza e ancor più di nascita.

Escludendo la propria Regione di primo riferimento, tra le altre regioni amate per il food (vedi grafico) troviamo la Toscana (terra in cui è nato il 4% del campione e in cui risiede il 4,8%), con il 18,3% di preferenze, ma un eccellente punteggio va anche a Emilia Romagna con il 17,4% di preferenze (3% i nativi e 4,5% i residenti ) e alla Sicilia con il 16,5% di preferenze (10,8% i nativi e 8,8% i residenti).

L’IDENTITÀ REGIONALE DEL CIBO SUPERA QUELLA NAZIONALE

Alla domanda ‘Secondo te, la cucina italiana è riconoscibile nel mondo?’ il 97% degli intervistati non ha esitazioni: la cucina italiana ben si distingue (e quindi ci identifica) a livello internazionale. Ciò nonostante, l’Osservatorio Birra Moretti evidenzia come i giovani sentano più forte l’identità alimentare a livello regionale piuttosto che a livello nazionale: chiamati a dare un voto da 1 a 10 alla domanda: ‘Quanto la cucina italiana può essere definita Nazionale e quanto Regionale? i millennials danno 7,8 all’affermazione che identifica quella italiana come cucina nazionale e 8,2 all’affermazione che la identifica come regionale/territoriale.

Tutto questo trova immediato riscontro nel fatto che il 57,7%, quando esce a pranzo/cena, dà molto valore alla possibilità di assaggiare prodotti e ricette regionali. Circa il 70% di essi afferma inoltre che è molto forte il rapporto tra ‘tradizioni regionali’ ed ‘eccellenze gastronomiche italiane’ e circa il 65% dichiara che quando cucina (e la cosa capita spesso) si ispira alla Regione a cui è più legato.

MAMMA, MAESTRA NUMERO UNO IN CUCINA

Ma chi sono i maestri di cucina regionale per i nostri millennials? La mamma, con il 64,3% rimane la leader indiscussa, specie per i maschi (66%).

BIRRA: 9 SU 10 LA BEVONO, 7 SU 10 LA ABBINANO AI PIATTI PREFERITI

9 Millennial italiani su 10, dichiarano di bere birra (525 intervistati su 602, pari all’87%) e, dato inimmaginabile fino a pochi anni fa, il 71% ama abbinarla a ciò che mangia, ritenendola degna compagna della cucina italiana e regionale nel 59% dei casi. E i dati si impennano ulteriormente quando a rispondere sono i beer lovers, ovvero quei 3,4 milioni (il 28% dei millennials) che nutrono nei confronti della birra una vera e propria passione privilegiandola, in maniera assoluta, rispetto a tutte le altre bevande e attribuendole valori che esulano dal puro contesto gustativo. Un trend in significativa crescita se consideriamo che solo nel 2010 non superavano il 17 per cento.

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