Mangereste mai un salmone “geneticamente modificato”? La risposta potrebbe sembrare scontata, ma a questa domanda l’agenzia americana Food and Drug Administration (Fda), che si occupa di sicurezza alimentare, il 19 di novembre 2015 ha risposto in modo affermativo, aprendo di fatto una nuova era nella produzione e consumo di specie animali d’allevamento. La Fda, per la prima volta in assoluto, ha infatti concesso alla AquaBounty Technologies di Maynard, cittadina di 10mila abitanti a 30 chilometri da Boston (Massachusetts), di mettere in vendita il salmone AquAdvantage, una specie geneticamente modificata e brevettata di pesce che ha la capacità di svilupparsi più velocemente rispetto ai tempi scanditi dalla sua natura per arrivare alle dimensioni ottimali per la sua pesca.
L’azienda lavorava a questo risultato dagli anni 90, quando era partita la prima richiesta per l’approvazione federale. Secondo l’agenzia americana questo tipo di salmone rispetta tutti i requisiti richiesti per essere sicuro tanto quanto un salmone con i geni non modificati artificialmente. La nuova specie, grazie a un gene del salmone di razza chinook e un altro tassello di dna di una specie simile a un’anguilla che si trova in acque oceaniche riesce ad arrivare a maturità in un tempo inferiore di quasi la metà rispetto al naturale. L’apertura però non è completa: il suo allevamento, infatti, non potrà essere condotto sul territorio americano, almeno inizialmente. Sono stati autorizzati solo due speciali siti di acquacoltura: uno in Canada e uno a Panama. La restrizione è dovuta alla paura che qualche esemplare allevato possa scappare dalle speciali vasche nelle quali crescerà e unirsi a branchi di salmoni atlantici selvaggi. Arrivato al pieno sviluppo, però, il salmone AquAdvantage potrà essere immesso al consumo nel territorio americano.
Non si fatica a descrivere il passo della Fda come assolutamente storico, soprattutto se visto con gli occhi della legislazione italiana che non consente neanche la coltivazione dei prodotti agricoli geneticamente modificati, i cosiddetti ogm. Solo il tempo potrà dire se quest’apertura sia arrivata dopo che le ricerche hanno eliminato qualsiasi possibilità di danno agli animali o all’uomo per il suo consumo.
In un comunicato stampa Ronald Stotish, amministratore delegato di AquaBounty ha commentato: “AquAdvantage Salmon è qualcosa che cambia le regole del gioco portando un cibo sano e nutriente sulla tavola dei consumatori in modo sostenibile per l’ambiente marino dove viene normalmente pescato”. Secondo la società ogni anno viene importato negli Usa il 95% di tutto il salmone atlantico consumato e questa innovazione permetterà di poter rendere l’offerta sul mercato più sostenibile.
AquaBounty è una società biotecnologica parte del gruppo Intrexon Corporation, che si occupa di biologia di sintesi da applicare alla farmaceutica, all’agricoltura e razze animali, all’ambiente e combustibili, quotata a Wall Street.