Trend del 2016, gli shopper europei tra hi-tech e natura

Più attenzione alla sostenibilità ambientale, alle innovazioni tecnologiche e ai cibi genuini. Ecco i top 5 trend dei consumatori europei nel 2016
Trend del 2016, gli shopper europei tra hi-tech e natura

Dal driver del risparmio alla maggiore sensibilità per le tematiche ambientali. La società di ricerca Mintel ha selezionato cinque tendenze chiave che caratterizzeranno il comportamento degli shopper europei nel 2016. Eccole:
1- Emergenza acqua. Le gravi siccità verificatesi tra l’altro in California, Brasile e Thailandia avranno come conseguenza la carenza di alcuni prodotti alimentari provenienti dalle aree colpite. Ciò spingerà le aziende a investire di più nelle best practice sostenibili, anche perché queste strategie saranno stimolate dalla crescente consapevolezza dei consumatori.
2- Sharing economy. Il modello di Uber, polemiche normative a parte, è destinato a essere imitato in vari settori, favorendo lo scambio di beni e servizi in un’ottica di condivisione. Il 57% dei consumatori britannici dichiara di prendere in prestito sempre o qualche volta le cose che gli occorrono, anziché acquistarle.
3- Tecnologie virtuali e realtà aumentata. Dalle pubblicità immersive ai innovazioni hi-tech per migliorare la shopping experience. I grandi marchi del food e i retailer saranno sempre più pronti a coinvolgere i loro clienti con apparecchiature tecnologiche futuriste.
4- Prodotti naturali. L’accordo di libero scambio tra l’Europa e gli Stati Uniti potrebbe aumentare i timori sull’ingresso nel mercato di ogm, o di cibi trattati con pesticidi e ormoni della crescita. Ciò avrebbe come effetto una maggiore ricerca di prodotti locali, naturali, o fai da te. Del resto, in tutto il vecchio continente l’opposizione dei consumatori agli organismi geneticamente modificati è forte, a cominciare dai tedeschi e dagli italiani.
5- Sviluppo dei beacon. I dispositivi di localizzazione a corto raggio verranno impiegati con maggiore frequenza nel settore del retail, fornendo agli shopper informazioni più dettagliate anche rispetto alle app. La ricerca di Mintel indica che i millennials saranno i primi utilizzatori di questa tecnologia, che ritengono in larga parte utile ed efficace.

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