Food Summit 2016, un nuovo modo per parlare di export

Si è svolta nella prestigiosa cornice del Teatro Regio di Parma la seconda edizione dell'evento organizzato dalla rivista Food, che ha riunito imprenditori e top manager del largo consumo per riflettere sui business model vincenti per portare l’italian food sui mercati globali
Food Summit 2016, un nuovo modo per parlare di export

Parlare di export con un taglio nuovo e originale. È la sfida che ha fatto da leitmotiv al secondo Food Summit, organizzato dalla rivista Food per promuovere un momento di incontro e confronto tra i vertici dell’industria agroalimentare italiana e della distribuzione.

LEARNING FROM EUROPEAN CHAMPIONS – In apertura dei lavori del Food Summit 2016, una ricerca di Alix Partners ha analizzato perché paesi come la Germania, la Francia e la Spagna (pur non vantando la stessa gamma e qualità di prodotti che vanta la nostra industria) esportano più di noi e ha evidenziato alcune best practice da imitare. A completare il quadro, le case history e i consigli di chi distribuisce i prodotti italiani all’estero, dai quali sono emersi i margini di miglioramento, ma anche le potenzialità di crescita della nostra offerta sui mercati globali.

BUSINESS MODELS VINCENTI – Si sono quindi alternati sul palco manager e imprenditori di alcune delle più prestigiose imprese del made in Italy, per raccontare quali sono oggi i business model che funzionano quando si pianifica una crescita internazionale. Infine, insieme ai rappresentati delle istituzioni, si è fatto il punto sui nuovi e concreti strumenti che oggi possono agevolare la corsa sui mercati esteri delle nostre imprese.

I PROTAGONISTI – Una serata ricca di idee, riflessioni, confronti, che ha visto protagonisti, nella splendida cornice del Teatro Regio di Parma ospiti prestigiosi come Thomas Gellert di Atalanta Corporation, Maura Latini di Coop Italia, Gianmario Tondato Da Ruos di Autogrill, Alex Tosolini di The Kroger Company, Mario Paez Villarreal di Campofrio Food Group, Gianpietro Corbari di Granarolo, Alessandro Felici di Evlonet Group, Massimo Tuzzi, di Zonin, Gaetano Miccichè di Intesa Sanpaolo, Antonio Cellie di Fiere di Parma
 e Luigi Scordamaglia di Federalimentare. La conclusione è stata affidata a una vera e propria icona del made Italy di qualità: Oscar Farinetti, che ancora una volta ha conquistato il pubblico raccontando la filosofia che l’ha spinto, con il suo Eataly, a diffondere la cultura dell’italian food in tutto il mondo.

Il Food Summit 2016 si è svolto lunedì 9 maggio presso il Teatro Regio di Parma.

© Riproduzione riservata