Altro che droni, alle consegne ci pensa il robot

Dall’ecommerce fino all’assistenza dei clienti in-store. Ecco l’ultima frontiera della robotica immaginata da Metro Group
Altro che droni, alle consegne ci pensa il robot

Non avranno forse lo stesso appeal dei droni  sperimentati da Amazon, Walmart e Alibaba, ma di sicuro rappresentano un’alternativa più pratica. E, aspetto tutt’altro che secondario, per circolare non hanno bisogno di ottenere complesse autorizzazioni da parte delle autorità governative. Si tratta dei robot per le consegne a domicilio che Metro Group sta testando nel suo campus di Düsseldorf dedicato all’innovazione, nonché all’interno di un punto vendita della stessa città tedesca. I prototipi sono stati ideati dall’azienda estone Starship Technologies, creatura del co-fondatore di Skype Janus Friis, e sono in grado muovendosi autonomamente nel traffico grazie a nove telecamere e un sistema Gps di ultima generazione. Inoltre, dispongono di ruote motrici progettate in modo da consentire il superamento di ostacoli e cordoli eventualmente incontrati lungo la strada. Due, almeno al momento, sono i possibili utilizzi immaginati per questa tecnologia.

FATTORINI 2.0 – Il primo riguarda ovviamente la consegna della spesa a domicilio nelle aree urbane, coprendo brevi distanze. Il robot infatti può trasportare nel suo portapacchi fino a tre buste, per un peso massimo di circa 15 chilogrammi. Una volta arrivato a destinazione, poi, è facilmente apribile tramite l’inserimento di un codice che viene inviato allo smartphone del cliente.

ASSISTENTI IN-STORE – L’idea che però stuzzica il management di Metro Group è quella di assegnare ai robot una funzione più ampia. Sarebbero impiegati, infatti, per accompagnare i clienti nei supermercati già mentre effettuano gli acquisti, seguendoli poi fino a casa. Niente più carrelli, insomma, con un miglioramento radicale della shopping experience anzitutto per gli anziani.

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