Lo zucchero Eridania diventa francese

Il gruppo Maccaferri cede il suo 51% alla Cristal Union, già socia, che diventa l’unico proprietario della più grande società di commercializzazione italiana
Lo zucchero Eridania diventa francese

Lo storico zucchero Eridania parlerà francese. Il gruppo Maccaferri di Bologna, proprietario del 51% di Eridania Italia tramite la sub holding Eridania Sadam ha infatti ceduto la sua quota di controllo alla società transalpina Cristal Union.

CHI E’ CRISTAL UNION – Quest’ultima società era già socia al 49% di Eridania Italia e si ritroverà, a perfezionamento dell’operazione (previsto per fine di luglio), ad essere l’unica proprietaria della più importante società italiana di commercializzazione di zucchero e ingredienti per l’industria alimentare, attiva dal 1899 quando inizio l’attività a Genova e in passato parte anche del gruppo Ferruzzi di Raul Gardini, proprietaria di famosi marchi quali Zefiro, Tropical e Truvia, il dolcificante a base di stevia e dello stabilimento produttivo di Russi in provincia di Ravenna. Cristal Union è il quarto zuccherificio a livello europeo, con 1,5 milioni di tonnellate di zucchero prodotto, e il secondo per la produzione di alcol agricolo, con 1,7 miliardi di euro di giro d’affari nell’esercizio 2014/15.

OPERAZIONE GIUSTIFICATA DA CAMBIO MERCATO UE – “Si tratta di una scelta non facile – fanno sapere dalla società del gruppo Maccaferri -, ma giustificata dall’evoluzione della normativa Ue che, con la piena liberalizzazione del mercato dello zucchero, consentirà un’espansione della produzione da parte delle imprese saccarifere operanti nell’Europa continentale, a scapito dei Paesi, quale l’Italia, caratterizzati da condizioni meno competitive. L’operazione comunque rafforzerà il posizionamento di mercato di Eridania Italia, grazie alla garanzia di approvvigionamento data dall’appartenenza a uno dei primari produttori saccariferi comunitari e si inquadra nel processo di concentrazione in atto a livello europeo, in vista dell’abolizione delle quote di produzione nazionali a partire da ottobre 2017″.
D’altro canto, però, questa cessione certifica, se ve ne fosse ancora bisogno, la relativa inefficienza del settore saccarifero italiano nel contesto europeo e internazionale proprio in un momento in cui le condizioni di mercato stanno tornando favorevoli per la produzione grazie a un balzo dei prezzi sui mercati internazionali dovuti ai problemi di produzione in alcuni grandi Paesi esportatori quali il Brasile e l’India a fronte di un consumo mondiale che continua a crescere.

ERIDANIA SADAM NON USCIRA’ DAL SETTORE ALIMENTARE – Il gruppo Eridania Sadam, che ha fatturato complessivamente 355 milioni di euro nel 2015, resterà comunque presente nel settore agroalimentare con le attività svolte da Naturalia Ingredients e, nel settore dei dolcificanti, con TIC, “nell’ambito di un disegno volto a uscire dal settore commodity, concentrandosi sullo sviluppo di prodotti innovativi e a maggior valore aggiunto. In tale contesto si inquadrano anche i progetti in fase di sviluppo presso il sito industriale di San Quirico (Parma), indirizzati a produzioni innovative nel settore della chimica verde, con l’obiettivo di valorizzare filiere agricole no-food.

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