Conad crea un fondo immobiliare con Cattolica

Tre coop del sistema bolognese conferiscono punti di vendita a Mercury, che li gestirà. Le risorse acquisite grazie a quest’operazione serviranno per investimenti da 293 milioni di euro nella rete
Conad crea un fondo immobiliare con Cattolica

Le cooperative a marchio Conad giocano la carta degli immobili per finanziare gli investimenti previsti nei prossimi anni. Conad del Tirreno, Conad Centro Nord e Conad Adriatico, tre delle ‘sette sorelle’ che compongono l’universo della Margherita, hanno infatti conferito parte del loro patrimonio immobiliare – valorizzato 300 milioni di euro – in un fondo della durata ventennale che sarà amministrato da Savills Investment Management, una società di gestione del risparmio (sgr) parte del colosso immobiliare inglese Savills. Gli immobili di proprietà del fondo, in prevalenza supermercati e superstore, rimangono nella disponibilità di ciascuna delle tre coop in virtù di contratti di locazione di lunga durata e i soci imprenditori d’ora in poi pagheranno un affitto al fondo invece che alla cooperativa.

MATRIMONIO CON CATTOLICA ASSICURAZIONI – L’acquisizione degli immobili da parte del fondo – il suo nome è Mercury –  sarà così finanziata: per 69 milioni di euro da Cattolica Assicurazioni, il partner assicurativo che ha sottoscritto il 51% del capitale sociale di questa nuova entità e che è il sodale di Conad in quest’operazione; per 66 milioni dalle tre coop (49% del capitale); e per 165 milioni con una provvista bancaria fornita da Unicredit e Intesa Sanpaolo, che sono i due soggetti creditori. Il nuovo fondo è aperto anche alle altre quattro cooperative dell’universo Conad, qualora vorranno intervenire in futuro con nuovi conferimenti di asset.

PREVISTI 293 MILIONI DI EURO DI INVESTIMENTI NELLA RETE – Lo scopo di quest’operazione “è quello di recuperare risorse finanziarie per sostenere i progetti di investimento triennali delle tre coop aderenti con una formula innovativa per il nostro gruppo di imprese” ha detto Francesco Pugliese, amministratore delegato di Conad Italia, durante una conferenza stampa. Al netto della quota che servirà per il 49% del capitale, il fondo Mercury servirà a fornire 234 milioni di euro  da investire. Una somma che coprirà buona parte degli investimenti messi già a budget dal qui al 2018 dalle tre entità, che ammontano a 293 milioni di euro: “Conad del Tirreno ha in programma investimenti per 134 milioni, Conad Centro Nord per 122 milioni e Conad Adriatica per 37 milioni. Questi denari saranno spesi per sia per la ristrutturazione di punti di vendita esistenti sia per nuove aperture” ha spiegato il manager, che ha parlato di correlazione positiva tra ristrutturazioni di punti di vendita e crescita del loro fatturato “del 14% con punte fino al 18 per cento” secondo alcuni studi.

ALLO STUDIO ANCHE ALTRE ATTIVITA’ IN COMUNE CON CATTOLICA – La partnership tra Conad e Cattolica Assicurazioni (anch’essa una cooperativa) potrebbe non fermarsi a Mercury: per Giovan Battista Mazzucchelli, amministratore delegato di Cattolica Assicurazioni, “Cattolica (che ha già un accordo con Coldiretti, ndr) conta oggi 3 milioni e 600 mila clienti. Se riesce, insieme a Conad,  a fare operazioni in grado di influire positivamente sull’operatività di entrambe, ci troveremmo di fronte a soluzioni di potenziale sviluppo, come raramente si sono presentate oggi sul mercato “. Dei possibili sviluppi extraimmobiliari al momento, però, è prematuro parlare, secondo i due vertici aziendali, perché sono attualmente allo studio ma senza che nulla abbia preso forma. C’è da dire che tutte e due le società hanno una presenza molto capillare in Italia, e Conad è leader in special modo nel centro sud.

“AD ESSELUNGA AUGURO DI CONTINUARE CON QUESTI RISULTATI” – Da Pugliese anche una battuta su Esselunga, al centro di manovre per la sua possibile vendita. “Esselunga ha un capitale di dipendenti di valore, chiunque sarà l’acquirente, questo valore rimane qua in Italia. Io ho l’abitudine di non augurarmi mai che i miei risultati dipendano dalla cattiva gestione o dai problemi degli altri. Quindi l’augurio che faccio ai futuri acquirenti è di avere risultati esattamente come quelli di prima. Esselunga deve andare bene, altrimenti è un problema per tutti gli italiani, soprattutto per i dipendenti”.

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