Biologico, tutti i numeri della crescita

L'ultimo report di Coldiretti segnala un +16% delle vendite nel 2017. L'Italia è in testa fra i Paesi europei per numero d’imprese bio con ben 72.154 operatori
Biologico, tutti i numeri della crescita

Con un incremento del 16% delle vendite al dettaglio durante il 2017, gli alimenti biologici si confermano come le vere stelle del carrello della spesa. Una crescita ininterrotta, che da oltre un decennio prosegue la sua marcia e che non sembra volersi arrestare.

Italia regina del biologico

È quanto afferma Coldiretti sulla base di dati registrati in Gdo relativi allo scorso giugno e diffusi in occasione dell’apertura del Sana 2017, la 29esima edizione del Salone internazionale del biologico e del naturale di Bologna. La crescita della domanda ha spinto notevolmente l’aumento delle produzioni con l’Italia in testa, fra i Paesi europei, nella classifica del numero di imprese a coltivazioni bio: il nostro Paese vanta, infatti, la presenza di 72.154 operatori per un totale di 1.795.650 ettari di superficie utilizzata. Entrambi i dati segnano un aumento del 20% rispetto all’anno precedente. Tra le colture che hanno registrato un maggiore incremento ci sono gli ortaggi (+48,9%), i cereali (+32,6%), la vite (+23,7%) e l’olivo (+23,7%). Parlando di Regioni, invece, sempre dal report di Coldiretti si apprende che la maggiore estensione delle superfici coltivate si ha in Sicilia con 363.639 ettari, completano il podio la Puglia (255.831 ettari) e la Calabria (204.428 ettari).

Dal produttore al consumatore

Quello del biologico è un settore il cui fatturato al consumo supera i 2,5 miliardi di euro e che da poco è stato rinsaldato da una nuova normativa in materia che ne aumenta la tutela per il commercio e i consumatori. Tra i canali di acquisto in ascesa, accanto alla grande distribuzione e ai negozi specializzati, si segnalano i cosìddetti “farmers’ maket”, ossia i mercati contadini che offrono la possibilità di un contatto diretto tra produttori e consumatori e in cui è possibile riconoscere l’intera filiera dei beni acquistati, dalla coltivazione alla vendita. Tra le tante reti di agricoltori impegnate in questa “nuova” compravendita si segnala, in testa, quella di Campagna Amica.

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