Retail, i trend più attesi per il 2018

Dalle consegne a domicilio in pochi minuti ai nuovi rapporti tra Gdo e fornitori locali. Così il mondo della distribuzione continuerà a cambiare nel nuovo anno
Retail, i trend più attesi per il 2018

All’inizio dello scorso anno probabilmente in pochi avrebbero immaginato che, nel giro di pochi mesi, un player come Whole Foods, soprannominato Whole Paycheck (intero stipendio), sarebbe diventato un paladino del lusso democratico, portando avanti politiche low price degne di un discount. Oppure che il business di Walmart, alle prese con la crisi dei supercenter, avrebbe ripreso vigore grazie al canale e-commerce, facendo così concorrenza ad Amazon, impegnato nel frattempo a sviluppare una sua idea di negozi fisici. Eppure, tutte le sorprese del 2017 che hanno riguardato i big della distribuzione sono legate a doppio filo con quei mega-trend di cambiamento dello shopping e degli stili di consumo in atto ormai da tempo, i cui effetti continueranno certamente a essere ancora ben visibili. Anzi, per il 2018 gli analisti prevedono un’accelerazione delle dinamiche innovatrici, secondo precise tendenze, destinate ancora ad avere un impatto rilevante nelle strategie dei retailer americani ed europei. Ecco alcune tra quelle più significative:

Verso l’iper-locale

Gli esperti di FoodNavigator sostengono che lo slogan “pensare globale, agire locale” sia destinato a essere reinterpretato nel grocery. Se infatti i consumatori posseggono ormai una mentalità globale, il loro desiderio di acquistare prodotti locali favorirà non poco le aziende di piccole e medie dimensioni, che garantiranno un maggiore legame tra l’offerta delle insegne e il senso di appartenenza alle comunità. In questa direzione, un esempio concreto è l’accordo stipulato da Tesco con la National Farmers Union per assicurarsi più frutta e verdura britannica.

Consegne lampo

Sempre secondo FoodNavigator, per resistere all’espansione di Amazon un numero crescente di retailer investirà nel miglioramento dei suoi servizi di delivery, riducendo anzitutto i tempi di attesa. Come Albert Heijn, che in diversi quartieri di Amsterdam propone le consegne di prodotti alimentari entro 15 minuti. Negli States, invece, si prevedono altre importanti sinergie tra le catene fisiche e Instagram.

Una nuova shopping experience

La rivoluzione digitale in corso spingerà sempre più i player fisici a ripensare completamente i loro store, arricchendoli di servizi innovativi e alternativi. Nel suo report annuale, Waitrose prevede che “il futuro dei supermercati sarà quello di uno spazio di vendita esperienziale, dove lo shopping rappresenterà solo una delle attività proposte”. Anche i grocerant, dunque, avranno nuove opportunità di imporsi.

Il boom del kit pasto

Più che i servizi di consegna dedicati, saranno le catene tradizionali a poter sfruttare l’ascesa dei meal kit, puntando sulla convenienza e gli acquisti di impulso, anche attraverso il marchio privato.

 

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