Biofach 2018, il bio oltre l’etichetta

La “next generation” del cibo bio è il tema centrale di Biofach 2018, la fiera più importante di settore, in programma dal 14 al 17 febbraio a Norimberga. Tutto sulla delegazione Italia.
Biofach 2018, il bio oltre l’etichetta

L’evoluzione dell’industria dei prodotti biologici sarà al centro di Biofach 2018, la fiera del settore bio più importante del mondo. Oltre 50mila visitatori (includendo Vivaness) e 2.950 espositori provenienti da tutto il mondo sono attesi alla kermesse in programma dal 14 al 17 febbraio a Norimberga. Biofach sarà infatti un’occasione perfetta per favorire l’incontro tra professionisti e produttori del mercato biologico e conoscere le ultime tendenze del settore. Saranno presenti anche 35 aziende italiane suddivise in 5 isole all’interno del padiglione 4 – su 390 metri quadrati (erano 270 nel 2017). La collettiva di Biol Italia è infatti riuscita a raccogliere un numero record di espositori per l’edizione 2018. L’associazione conferma anche la presenza di sei aziende della collettiva nel padiglione 7 di Vivaness, che si estenderà su un’area di 83 metri quadrati.

Un mercato in crescita

Il mercato globale del biologico si avvicina ai 90 miliardi di dollari di fatturato e si prevede che continuerà a crescere, secondo i dati della società di consulenza aziendale londinese Ecovia Intelligence citata da Biofach. Ci sono stati alti tassi di crescita in tutte le principali regioni del mondo, in particolare in Nord America e in Nord Europa, ha sottolineato l’analista di Ecovia Amarjit Sahota. L’Italia è uno dei Paesi con i migliori risultati in Europa in termini di vendite di alimenti bio con un fatturato totale di 3 miliardi di euro nel 2016, secondo i dati dell’associazione dei produttori biologici AssoBio e dell’istituto di ricerche di mercato Nielsen. Le vendite di prodotti biologici nella distribuzione moderna in Italia sono aumentate leggermente al di sopra della media del 16%, mentre erano superiori del 3,5% per i negozi specializzati in alimenti naturali e del 13% per i servizi di consegna, i mercati settimanali e le fattorie. Il mercato biologico tedesco è cresciuto di quasi il 10% nel 2016, ha sottolineato Biofach citando la Federazione tedesca dell’industria alimentare biologica (Bölw). Il mercato biologico francese è aumentato di oltre il 20% nello stesso anno, secondo l’Agence Bio.

Focus sulla nuova generazione

Il promotore internazionale di Biofach, Ifoam – Organics International, e la Federazione tedesca dell’industria alimentare biologica hanno unito le forze con la fiera stessa per sottolineare il tema della “prossima generazione”. Gli eventi salienti del 2018 includeranno Biofach Congress, la rassegna dedicata a vegano, olio d’oliva e vino biologici, e il Biofach Novelty Stand con il Biofach Best New Product Awards. L’evento ‘Organic from the start’ fornirà ai professionisti dell’industria un’introduzione all’allevamento biologico. Le pratiche bio come concetto, nel senso dell’agricoltura e della gestione biologiche, devono essere prese in considerazione fin dall’inizio ha dichiarato Danila Brunner, direttore esecutivo di Biofach e della parallela Vivaness.

ADI, mieli della serie “Le Esperienze”

Un pezzo di storia dell’apicoltura

A Norimberga (Padiglione 8, Stand 314) sarà presente tra gli altri ADI Apicoltura, l’azienda abruzzese della famiglia Iacovanelli con sede a Tornareccio e una storia lunga più di 150 anni, per condividere i suoi progetti dedicati al sostegno e la tutela della biodiversità. ADI Apicoltura, azienda leader di settore in Italia certificata bio dal 1999, ha presentato da poco la sua nuova collezione di mieli da botaniche rare “Le Esperienze” che comprende quattro mieli purissimi 100% italiani e biologici lavorati a freddo (Tarassaco, Rododendro, Coriandolo e Corbezzolo) prodotti in tiratura limitata insieme alla crema di nocciole 100% bio 70.30. Con questa collezione ADI Apicoltura è diventata sostenitrice ufficiale della Fondazione Slow Food per la Biodiversità Onlus: ad ogni vasetto venduto della linea Le Esperienze corrisponde una donazione di un euro a favore del progetto “Difendiamo le Api” della Fondazione.

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