Gruppo Veronesi a quota 3 miliardi

Il fatturato 2017 si chiude con un incremento del +6,2%. Bene l’export, che raggiunge il 16% del totale. E continuano gli investimenti in R&S
Gruppo Veronesi a quota 3 miliardi

È stato approvato il bilancio 2017 dall’Assemblea della capogruppo Veronesi Holding che conferma il Gruppo tra i top player agroalimentari del Paese: i ricavi netti sono di 2,97 miliardi di euro (in crescita del +6,2%), la quota export raggiunge il 16% del fatturato e l’EBITDA è pari a 164 milioni di euro. Siamo soddisfatti dei risultati raggiunti, grazie a una strategia che mette costantemente insieme tradizione, competenze delle nostre persone, innovazione e investimenti nelle migliori tecnologie oggi disponibili – afferma Luigi Fasoli, Amministratore Delegato del Gruppo Veronesi –. Nel 2017 abbiamo generato e distribuito valore per circa 960 milioni di euro su tutto il territorio nazionale, ma vogliamo continuare a crescere in modo sostenibile come azienda.

Crescita ed espansione

Il Gruppo Veronesi, che occupa più di 8.000 dipendenti in 23 siti produttivi, consolida in particolare la leadership di AIA nel settore avicolo del mercato domestico nei vari segmenti di pollo e tacchino: dagli affettati avicoli ai würstel, sino agli elaborati crudi e cotti. In crescita anche i salumi del brand Negroni, sia in Italia che all’estero, dove nel 2017 hanno sviluppato circa la metà del loro giro d’affari. L’export ha ricoperto un ruolo chiave nelle recenti performance del Gruppo Veronesi: la presenza sui mercati oltre confine è infatti cresciuta del 3,5% in tutte le categorie e nel 2017 l’export made in Italy dell’azienda ha raggiunto oltre 70 Paesi e un fatturato di 470 milioni di euro.

Le ragioni del succeso

Al centro della strategia del Gruppo ci sono tre direttrici di sviluppo: l’innovazione nei segmenti di riferimento, per anticipare i bisogni dei consumatori e i trend di mercato; i continui investimenti nei poli produttivi italiani, per assicurare efficienza e competitività (oltre 88 mln di euro solo nel 2017, con una media annua di circa 100 mln nell’ultimo triennio); la valorizzazione del patrimonio alimentare italiano, custodito e innovato dalle competenze distintive delle proprie persone e da marchi iconici come AIA, Bon Roll, Wudy, Aequilibrium, Negroni, Montorsi, Fini Salumi e Veronesi.

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